Evasione, adesso il Fisco non ha più alibi

Da domani le banche e gli intermediari finanziari dovranno comunicare all’Amministrazione finanziaria i dati relativi al 2015 dei saldi e delle informazioni sulle movimentazioni dei conti correnti e dei rapporti finanziari, aggiornando così il poderoso archivio del fisco

VENEZIA – Integrando quest’ultimo strumento al pacchetto di misure messe a disposizione in questi ultimi anni, secondo la CGIA la nostra Amministrazione finanziaria è nelle condizioni di non poter più sollevare alcun alibi: “Adesso ci sono tutte le condizioni – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – affinché l’evasione venga contrastata e ricondotta a dimensioni più accettabili, favorendo coloro che non vogliono e non possono evadere le tasse. Ovvero, la stragrande maggioranza dei contribuenti italiani”.

La CGIA ricorda che nel 2015 il Fisco ha effettuato oltre 514.000 interventi di controllo su scontrini, ricevute, fatture e sui documenti  di trasporto delle merci.  Tuttavia, il problema dell’infedeltà fiscale nel nostro Paese rimane. Il segretario della CGIA, Renato Mason, sottolinea:  “Ci sono ancora moltissime persone completamente sconosciute al fisco che continuano a nascondere quote importanti di valore aggiunto. Non dimentichiamo, poi, il mancato gettito imputabile alle manovre elusive delle grandi imprese e alla fuga di alcuni grandi istituti bancari e assicurativi che hanno spostato le sedi fiscali nei Paesi con una marcata fiscalità di vantaggio per pagare meno tasse”.  

Grazie all’abolizione del segreto bancario, la CGIA ha individuato almeno una dozzina di provvedimenti che attualmente sono a disposizione del fisco per contrastare efficacemente l’evasione. Essi sono:  abolizione del segreto bancario; studi di settore; blitz contro la mancata emissione di scontrini e ricevute; redditometro; spesometro;

117 (il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza);

Serpico (super cervellone che registra decine di migliaia di informazioni al secondo per mettere a confronto dichiarazioni dei redditi, polizze assicurative, informazioni del catasto, del demanio, della motorizzazione, etc.);  metodologie di controllo delle Pmi e dei lavoratori autonomi; limite all’utilizzo dei contanti fino a 3.000 euro; utilizzo del Pos per le transazioni commerciali;  fattura elettronica;  reverse charge.

In dettaglio i principali strumenti di contrasto dell’evasione fiscale

1) Abolizione del Segreto Bancario

Le Banche e gli istituti finanziari trasmettono annualmente all’Amministrazione Finanziarie dati sui saldi dei rapporti di conto corrente e altri strumenti finanziari. I dati potranno essere utilizzati anche solo per elaborare le liste dei contribuenti da controllare.

2) Studi di Settore

Raffinati strumenti statistici che consento di valutare l’attendibilità dei ricavi/compensi dichiarati sulla base delle caratteristiche delle imprese e dei lavoratori autonomi.

3) Interventi di controllo economico del territorio contro la mancata emissione di scontrini e ricevute, circolazione merci.

L’Amministrazione Finanziaria e in particolare la Guardia di Finanza ha effettuato nel 2015 oltre 514.000 interventi di controllo economico del territorio (verifiche sul corretto assolvimento degli obblighi strumentali, controlli sulla circolazione delle merci e indici di capacità contributiva).

4) Redditometro

Ricostruzione del reddito complessivo del contribuente sulla base delle  spese da questo ultimo effettuate.

5) Aumento degli obblighi di comunicazione dati all’Agenzia delle Entrate tra cui il nuovo SPESOMETRO

Sono stati introdotti nuovi obblighi di comunicazione dei dati:
a) Le imprese devono comunicare i dati dei soci o familiari che hanno ricevuto in godimento i beni d’impresa;
b) Società di Leasing e coloro che locano/noleggiano veicoli devono comunicare i dati dei clienti;
c) Le imprese devono comunicare i dati relativi alle persone fisiche, soci o familiari che hanno concesso finanziamenti o versato soldi nell’impresa;
d) Le imprese devono comunicare le operazioni che hanno effettuato con operatori con sede in “paradisi fiscali”;
e) Devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA per le quali vi è obbligo di emissione della fattura e a partire da 3.600 euro per quelle non documentate da fattura. (Spesomentro)

6) 117 Numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza

Nel 2013 (ultimo dato disponibile) le chiamate effettuate sono state oltre 44.000 mila.

7) Sistema informativo della Fiscalità e Software e applicazioni statistiche per orientare l’azione di contrasto dell’evasione tra cui il famoso “Serpico”

L’Amministrazione Finanziaria dispone di un imponente numero di Banche dati a disposizione delle sue varie articolazioni. Tra queste le più “famose” sono quelle destinate a raccogliere i seguenti dati: reddituali contenuti nelle dichiarazioni dei redditi, IVA e IRAP; immobili posseduti dai contribuenti, informazioni sui veicoli circolanti e relativi proprietari, rapporti bancari e finanziari, dati relativi ai contratti di somministrazione energia elettrica, acqua, gas, telefonia, dati relativi ai versamenti e riscossione delle imposte.
Sono numerose le applicazioni statistiche a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria, tra queste la più famosa è “Serpico” si tratta di un super cervellone che elabora rapidamente le informazioni contenute nell’anagrafe tributaria con l’obiettivo di stanare gli evasori.   

8) Metodologie di controllo delle piccole imprese e dei professionisti

L’Amministrazione Finanziaria ha predisposto 98 metodologie di controllo che guidano e orientano le verifiche su attività economiche che si rivolgono direttamente ai consumatori finali

9) Soglia per utilizzo del contante: fissata a 3.000€

In Italia esiste una soglia a partire dalla quale sono vietate transazioni in contanti. Attualmente questa soglia è fissata a 3.000€

10) POS 

Dal 30 giugno 2014 imprenditori e lavoratori autonomi devono dotarsi di POS per permettere al cliente che lo richieda di pagare con carta di debito.

11) Fattura Elettronica

Nel nostro Paese è in corso un processo di progressiva estensione della fatturazione elettronica. Attualmente le imprese sono obbligate ad emettere la fattura in formato elettronico nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Nei rapporti tra imprese, la fattura elettronica non è obbligatoria, ma verrà incentivata.

12) Reverse charge

L’obbligo di emettere fatture in regime di “Reverse Charge” è stato progressivamente ampliato. Si tratta della “inversione contabile” in base alla quale è il cliente ad integrare la fattura con l’indicazione dell’IVA e a versarla all’erario.

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA

 

 

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