Ecobonus 2016: ecco la guida alle detrazioni fiscali del 65% nel 2016 per gli interventi di efficienza energetica di edifici esistenti

ROMA – Detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia confermate anche nella legge di stabilità del 2016 che conferma l’attenzione alla casa, da sempre sentita bene primario per le famiglie degli italiani.

Abitazione principale esente Imu ed eliminata per 19 milioni di italiani la Tasi (per un totale stimato sui 3,7 miliardi di euro) e saldo al 50% dell’Imu anche per la seconda casa data in comodato a figli e genitori con alcune limitazioni, a cui si aggiunge lo sconto Tasi per i separati e, come ci si aspettava, confermate le detrazioni fiscali in materia di efficienza energetica. Sempre tra le misure pro efficienza energetica le detrazioni fiscali dello sconto dall’Irpef di metà dell’Iva per le case nuove in classe A e B vale a dire dotate di sistemi di efficienza energetica evoluti e al passo con i tempi. In pratica il 50% dell’Iva si recupera entro 10 anni dall’acquisto. Detrazioni fiscali sugli interessi anche per chi compra casa in leasing entro 8000 euro annui e sulle spese iniziali fino a 20.000 euro per gli under 35 sempre con questa formula. 

Ma vediamo più nel dettaglio le detrazioni fiscali più sfruttate al momento ovvero quelle per gli interventi di efficienza energetica di edifici esistenti più volgarmente detto ecobonus: si può detrarre un massimo di 100.000 euro su edifici pre-esistenti anche rurali per alcuni casi già dotati di impianto di riscaldamento e se la proprietà viene frazionata in più immobili è condizione necessaria la realizzazione di un impianto termico centralizzato che serva i singoli alloggi. Sono tra gli interventi utili alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia la sostituzione di finestre o serramenti isolanti e la coibentazione di pareti e soffitti, la sostituzione della caldaia con una a condensazione, l’installazione di pompe di calore omologate, l’uso di pannelli solari termici, l’installazione di schermature solari come da allegato M del D.Lgs. n.311/2006, la realizzazione di sistemi di domotica intelligente e la climatizzazione invernale a biomasse. Indispensabile la tenuta precisa della contabilità e delle certificazioni: conservate fatture e ricevute, ricevute dei bonifici (chiedete in banca i codici corretti da inserire nei bonifici, anche questo è molto importante), l’asseverazione di un tecnico abilitato e la certificazione energetica. 

Con le carte in regola si ottengono riassumendo le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia spalmabili in 10 anni dall’Irpef o dall’Ires per il 65% della spesa effettuata (importo comprensivo di Iva per i privati) non cumulabile per gli stessi interventi con altri incentivi o con la detrazione del 50% per le ristrutturazioni. In più tra le novità la “cessione dell’Ecobonus” che consente a pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi con reddito non superiore a 8000 euro annui di cedere la detrazione fiscale del 65% che non potrebbero usare perché incapienti alla ditta che esegue i lavori che così potrà praticare uno sconto sul prezzo totale. Perché è importante ristrutturare anche dal punto di vista energetico detrazioni fiscali super allettanti a parte? Per il vostro portafoglio. Secondo l’Enea per 100 mq di abitazione in zona temperata-fredda si risparmiano in media 100 euro l’anno con la caldaia a condensazione in luogo della vecchia caldaia tradizionale e mettere i nuovi infissi a risparmio energetico con cappotto si traduce in 24% in meno di spesa sul riscaldamento a parità di calore. Non certo numeri marginali.

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