Boom del Mutuo on line, ecco perchè richiedere un mutuo online fa risparmiare

Boom di mutui on line: ecco perché gli utenti sono tornati a dare fiducia ad internet

Oggi un mutuo on line non è più un tabù. Al contrario sempre più utenti si sono convinti a superare le reticenze verso la finanza sul web scoprendo tutti i vantaggi di questo canale di accesso al credito.

Mutuo on line: il preventivo è sempre il più basso?

In linea di massima è facile intuire perché i preventivi dei mutui online siano più bassi rispetto a quelli proposti dalla banche tradizionali. Le banche telematiche risparmiano sui costi di gestione e quindi possono offrire preventivi più convenienti riversando questo risparmio anche sui clienti. Ovviamente questo a patto di non risparmiare anche in termini di sicurezze e di affidarsi solamente ad operatori seri.

Il mutuo on line non fa risparmiare solo denaro ma anche tempo

E sicuramente i mutui on line offrono un risparmio anche in termini di tempo. Fino a qualche anno fa per essere sicuri di aver richiesto il mutuo migliore, il potenziale cliente doveva recarsi personalmente nei diversi istituti, chiedere una consulenza e poi mettere a confronto le proposte. Oggi bastano pochi click: l’utente inserisce nei motori di ricerca interni i parametri del mutuo (durata, capitale, tipo di interesse) e i siti comparatori di mutui fanno il resto presentando i preventivi migliori.

Mutuo online: conveniente, veloce e sicuro

Anche in questo caso però non bisogna fare scelte affrettate: leggere bene i preventivi è fondamentale per assicurarsi un risparmio concreto e non solo apparente. Alcuni preventivi infatti possono sembrare equivalenti ma per un confronto realistico non ci si può fermare all’importo della rata e occorre valutare tutte le condizioni del contratto di mutuo. Ci sono infatti clausole che possono fare la differenza. La più emblematica, di cui tanto si discute in questo periodo visto che si tratta di una novità della normativa bancaria, riguarda ad esempio la clausola di inadempimento che è facoltativa e che, di fatto, autorizza la banca (dopo 18 rate insolute anche non consecutive) a vendere l’immobile concesso come garanzia.

Condividi sui social

Articoli correlati