Consumi. La cosmetica italiana al top, affari per 1.964 milioni di euro

MILANO – Dopo la grande distribuzione, nel 2015 la profumeria è rimasta il secondo canale di vendita in Italia con una valore di 1.964 milioni di euro pari al 19,9% dei consumi. Lo attestano le rilevazioni del Centro Studi di Cosmetica Italia.

Analizzando la ripartizione delle vendite in profumeria, i prodotti di profumeria alcolica restano la categoria più venduta (pari al 38%), seguita dai prodotti per il viso (20%) e solo a maggiore distanza dalle altre tipologie, tra cui i prodotti per il trucco del viso (9%). Proprio i prodotti di profumeria alcolica sono stati caratterizzati da un 2015 in crescita (+2,6% rispetto all’esercizio precedente) per un valore di 1.039,9 milioni di euro; nello specifico la profumeria di nicchia ha inciso per circa il 12,5% (pari a 130 milioni di euro) sul totale della categoria. “Nei primi dieci mesi dell’anno in corso -ha spiegato Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia- in Italia sono state lanciate 183 fragranze (+4,6% rispetto al 2015): tra queste in oltre il 90% dei casi si è trattato di nuovi lanci prodotto In particolare, assistiamo a una crescita dei profumi da donna (+28,1%), pari a 128 fragranze sul totale lanci”. 

Beautystreams ha invece approfondito alcuni trend legati al mondo del profumo. Nello specifico il 2016 ha visto l’industria delle fragranze caratterizzata da tre leitmotiv principali. Il primo: la rosa, ingrediente classico della profumeria internazionale che specialmente quest’anno è stato incluso all’interno di diverse nuove fragranze e prodotti skincare. Il secondo ingrediente di quest’anno è stato il patchouli, un classico del panorama profumiero, che ha caratterizzato diversi prodotti innovativi. Il terzo leitmotiv è più esotico e proviene dalle isole caraibiche con fiori, design e colori che ricordano la vivacità di queste location. Dalla profumeria di nicchia il trend più interessante ha riguardato i profumi per capelli come rituale olfattivo. In altri casi, la personalizzazione dei profumi è stata influenzata dalla filosofia orientale con fragranze in linea con i cinque elementi cinesi: acqua, legno, terra, fuoco e metallo. Guardando al futuro, la nuova parola chiave sarà ‘eco-luxury’, cioè prodotti di lusso con ingredienti organici ed eco-sostenibili. Il tema della sostenibilità è ormai così importante che non rappresenta più solamente una tendenza, ma un vero e proprio must. La domanda è dunque: come tradurre l’eco-luxury all’interno di un profumo? Questa rappresenta la vera nuova sfida per le fragranze del futuro. 

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