Scienza: Enea, cresce adesione a piattaforma economia circolare

Si rafforza la Piattaforma italiana degli attori per l’economia circolare (ICESP) lanciata dall’ENEA quattro anni fa per promuovere approcci collaborativi per la transizione verso l’economia circolare nelle filiere industriali e nelle citta’

Nel 2021 le adesioni sono cresciute del 30% con l’ingresso di 60 nuove organizzazioni (da 200 a 260) in rappresentanza di istituzioni pubbliche, imprese e associazioni di categoria, mondo della ricerca e societa’ civile; anche il numero di esperti che partecipano ai lavori e’ aumentato da 500 a oltre 800, il 60% in piu’ dell’anno precedente.

Il dato e’ emerso nella quarta Conferenza annuale della Piattaforma che si e’ tenuta a Roma per presentare i principali risultati dei Gruppi tematici che operano in ICESP con l’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo piu’ circolari e rafforzare le sinergie tra politiche industriali, ambientali e sociali. “La transizione da modello lineare a modello circolare sara’ molto impegnativa. Bisogna mettere insieme il mondo della ricerca, dell’innovazione, istituzionale e i cittadini”, ha commentato il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce nell’aprire i lavori della Conferenza. “La ricerca ENEA e’ sempre piu’ impegnata nello sviluppo di tecnologie e metodologie innovative che puntino al minor consumo di risorse, alla prevenzione degli scarti e alla chiusura dei cicli. La piattaforma ICESP ha avuto un grande sviluppo, con la partecipazione, nell’ultimo anno, di 260 organizzazioni e 800 esperti”, ha aggiunto Dialuce. “L’attitudine all’economia circolare del nostro Paese deriva dalle nostre radici povere di materie prime. Ma questo oggi non basta piu’ perche’ la transizione all’economia circolare necessita di ulteriori sforzi, energie, investimenti”, ha commentato il Segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli nel saluto ai partecipanti.
“Un terzo delle imprese italiane ha fatto investimenti in questi anni in area green. Questo vuol dire che i due terzi non l’hanno fatto. Occorre avvicinare questo mondo. C’e’ un grande lavoro da fare, Unioncamere riconosce la valenza di ICESP come strumento di attuazione della transizione con modalita’ sussidiaria e conferma la propria partecipazione” ha aggiunto Tripoli. “La crescita delle adesioni alla Piattaforma conferma l’interesse verso le tematiche dell’economia circolare, anche come strumento per il contrasto ai cambiamenti climatici, ed in particolare verso ICESP, come realta’ di riferimento e confronto, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, in tema di approcci collaborativi per la transizione verso l’economia circolare e motore per la diffusione di conoscenze, buone pratiche e percorsi di circolarita’” ha dichiarato in apertura dei lavori Roberto Morabito, presidente di ICESP e Direttore del Dipartimento Enea di Sostenibilita’ dei sistemi produttivi e territoriali. “La Piattaforma – ha proseguito – e’ una comunita’ di organizzazioni fortemente motivate ad attivare tutti gli strumenti necessari per una transizione circolare del nostro Paese, nel contesto di una visione politica sistemica, basata su una solida programmazione e pianificazione, con un piano di azione che identifichi obiettivi, modalita’, tempistiche e una governance chiara, con definizione di attori, ruoli e funzioni di agenzia per l’economia circolare a supporto di pubblica amministrazione, imprese e cittadini”. “Non da ultimo – ha concluso – sono necessarie azioni normative e finanziarie per l’ (in)formazione e il coinvolgimento degli stakeholder sulle aree urbane e sui territori: i gruppi di lavoro ICESP hanno elaborato proposte per tutte queste tematiche”. La Tavola rotonda istituzionale ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Simona Bonafe’ (europarlamentare), Alessia Rotta (Presidente della Commissione Ambiente della Camera), Roberta Lombardi (Assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio), Renato Grimaldi (Direttore generale della Direzione per l’economia circolare del Ministero della Transizione Ecologica), Paola Migliorini (DG Ambiente della Commissione europea) e Giacomo Vigna (Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico).

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