La crisi arriva a lambire anche il bilancio UE

ROMA – Ben otto paesi, tra cui l’Italia, bocciano la proposta di bilancio per il triennio 2012-2014 della Commissione europea.

Oltre all’Italia, contestano il documento proposto anche l’Austria, la Germania, la Finlandia, la Francia, i Paesi Bassi, la Svezia e il Regno Unito. In uno speech informale circolato stamane a Bruxelle s si legge: “La spesa pubblica europea non puo’ essere esentata dai considerevoli sforzi nazionali” che proprio la UE ha richiesto negli ultimi mesi agli stati membri per far fronte alla crisi economica.
Secondo gli otto paesi, ma potrebbero diventare nove visto che potrebbe aggiungersi anche la Danimarca, “la spesa totale per il periodo 2014-2020 deve essere sostanzialmente piu’ bassa” per evitare di aumentare i contributi nazionali al bilancio Ue.
“Dobbiamo fare l’uso migliore del bilancio europeo per creare migliori condizioni per la crescita e rendere l’Europa piu’ competitiva  e’ necessario spendere meglio, non spendere di piu'”.

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