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Aeroporto di Fiumicino, la fabbrica di precarietà. Domani sciopero nazionale USB
ROMA - E’ stato definito una fabbrica di precarietà, un tempo era la patria del posto di lavoro sicuro. Ancora oggi l’aeroporto di Fiumicino rappresenta uno dei più significativi distretti industriali del paese e con circa 37 milioni di passeggeri (fonte Enac) il principale aeroporto italiano in cui si è registrata una forte crescita del traffico internazionale.
Sciopero della fame dei dipendenti del duty free di Fiumicino
ROMA - Sono 44 i dipendenti della Wdfg (World duty free group) addetti alla vendita e all'amministrazione, ai quali, alla fine del mese, arriveranno le lettere di licenziamento.
Aeroporti di Roma, 44 addetti alle vendite rischiano il posto
ROMA - Non è stata una vigilia di Natale all’insegna dei preparativi per le festività per i 44 lavoratori, addetti alle vendite, presso alcuni degli esercizi commerciali all’interno degli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino, ma l’ennesimo giorno di presidio di fronte la sede amministrativa di Aeroporti di Roma, la società che concede la gestione dei punti vendita.
Fiumicino. Il comitato Fuoripista contro il raddoppio dell'aeroporto
ROMA - "L'aeroporto si allarga ...e la nostra terra sparisce". Questo è quanto recita il comunicato del Comitato Fuoripista di Fiumicino che da anni si batte contro il progetto dispendioso e dannoso per il vasto territorio coinvolto. Sabato 15 dicembre, infatti, i cittadini scenderanno ancora in piazza per manifestare il loro dissenso.
Berlusconi sfida il Colle: "Più poteri a me e meno al Quirinale"
CROTONE - «Bisogna cambiare la composizione della Corte costituzionale, cambiare i poteri del presidente della Repubblica e come in tutti i governi occidentali dare più potere al presidente del Consiglio e al Governo. Questa riforma è indispensabile e la presenteremo presto in Cdm». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio a Crotone, parlando della riforma dell'architettura dello Stato. «In Parlamento avevamo approvato una legge di civiltà in base alla quale se una persona è assolta, non può essere richiamata nel girone dei processi, come invece accade in Italia perchè i pm vogliono portare avanti il loro teorema accusatorio, oppure per antipatia o per pregiudizio. Così un poveraccio ha la vita rovinata. Ai pm non piaceva questa legge e l'hanno portata alla Consulta, che è un organo politico e non più di garanzia ed è stata abrogata. Non si può andare avanti così» ha poi aggiunto.