Lampedusa. 200 bambini come in un Lager. Una vergogna per l’Italia

AGRIGENTO – «La reclusione di oltre 200 tra bambini e adolescenti immigrati nelle strutture di detenzione di Lampedusa, denunciata oggi dal settimanale L’Espresso, è pura barbarie, indegna di un paese civile». Lo dichiarano i deputati del Partito democratico, Anna Paola Concia, Michele Meta e Jean Leonard Touadi.

«Una barbarie -aggiungono- che non può e non deve essere perpetrata e lunedì presenteremo un’interrogazione parlamentare per sapere dal ministro degli Interni Roberto Maroni quali misure intenda intraprendere per porre immediatamente fine a quella che per questi ragazzi è una vera e propria segregazione, in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie, in un luogo pericoloso e non idoneo alla loro età e alle loro esigenze. Nei prossimi giorni -concludono i deputati- ci recheremo inoltre a Lampedusa per verificare di persona lo stato psicofisico di questi ragazzi».

La Struttura del Commissario delegato per l’emergenza umanitaria Franco Gabrielli «ha piena consapevolezza della problematica legata ai minori stranieri non accompagnati giunti in Italia nell’ambito dell’eccezionale afflusso di migranti dalle coste nordafricane, fatto per il quale è costantemente in contatto con le organizzazioni umanitarie presenti nelle strutture e con le quali è stato possibile, in questi mesi, superare diversi ostacoli». Sono 201 i minori non accompagnati presenti nelle strutture, 50 dei quali dovrebbero lasciare l’isola nei prossimi giorni. Al momento a Lampedusa «sono presenti quattro bambini accompagnati, facenti parte di due nuclei familiari distinti. Il trasferimento in altre strutture di uno di questi nuclei familiari non è stato a oggi possibile per il fatto che uno dei due genitori è sottoposto a cure mediche mentre l’altro è in attesa di determinazioni da parte della magistratura; il secondo nucleo familiare sarà trasferito quanto prima, non appena si renderanno disponibili posti in una struttura adeguata». «A fronte di 2.467 minori non accompagnati arrivati a Lampedusa dall’inizio dell’anno», sono invece «201 quelli momentaneamente accolti nelle strutture dell’isola».

«È noto -rilevano dall’ufficio del Commissario delegato per l’emergenza umanitaria- che il tempo di permanenza dei minori non accompagnati a Lampedusa è superiore a quello medio degli adulti (che, dalle statistiche, risulta essere di poco superiore ai cinque giorni); questo perchè il loro trasferimento, anche in una fase emergenziale, deve essere effettuato con ogni tipo di garanzia, in strutture adeguate secondo quanto previsto dalla normativa vigente che tutela il superiore interesse del minore, con un percorso di integrazione fino al raggiungimento della maggiore età». «Proprio per garantire una gestione quanto più in linea con le procedure ordinarie dell’accoglienza dei minori -viene rilevato- il Commissario delegato per l’emergenza umanitaria, con un decreto del 18 maggio ha nominato come Soggetto Attuatore per l’assistenza nei confronti dei minori stranieri non accompagnati il Direttore generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il dicastero presso il quale opera in ordinario il Comitato per i minori stranieri. E il Soggetto Attuatore, ogni volta che sul territorio si rendono disponibili luoghi adeguati per l’accoglienza, predispone le partenze da Lampedusa, cosa che avverrà nei prossimi giorni per circa 50 minori». «Infine, è bene sottolineare che le condizioni della ex base Loran sono già all’attenzione della Struttura commissariale. Infatti -prosegue l’ufficio del Commissario delegato- grazie alla disponibilità del Provveditorato alle Opere Pubbliche della regione Siciliana, è stata pianificata una ristrutturazione del sito che però, come noto, è sottoposto a numerosi vincoli paesaggistici, fatto che rende i tempi di intervento difficilmente comprimibili».

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