Fornero. Troppa fiducia a volte è segno di sfiducia

ROMA – Fornero ora sembra una scolaretta. Io non dico bugie, si difende di fronte a chi l’attacca alla Camera accusandola di aver nascosto quanto sono in realtà gli esodati, o esodandi. Ha sofferto per questo voto di fiducia cui è stata sottoèposta, ma ora è  più tranquilla, la prova è stata superata e continuerà a lavorare come prima.

Tutto è bene quel che finisce bene. Ma nessuno aveva mai dubitato che il ministro del Lavoro, o della disoccupazione come ormai in molto definiscono Elsa, avrebbe riscosso la fiducia  della Camera. Monti ci aveva messo del suo facendo sapere ai partiti che lo  sostengono che sfiduciare Fornero  significava azzoppare il governo. Sarebbe stato insomma il ventinovesimo voto di fiducia  che il premier chiedeva al Parlamento. Lo sapevano bene anche i leghisti e i dipietristi che Fornero  avrebbe superato la prova. Il problema era vedere come la superava ed avere l’occasione  per un rinnovato attacco all’operato di questo ministro che non suscita certamente simpatie fra i lavoratori, i pensionati, gli esodati in particolare. Fornero ha ottenuto la fiducia.

Sono mancati una sessantina di voti del Pdl

Le sono venuti a mancare una sessantina di voti del Pdl, una ventina del Pd. Ma non è questo che conta. Seguendo il dibattito si può dire che sia la maggioranza che l’opposizione hanno perso una occasione per  affrontare i problemi che stanno a cuore a milioni di italiani. In realtà è accaduto che le opposizioni hanno ripetuto cose note, gli errori del ministro, una pessima  legge sulle pensioni, le infelici dichiarazioni di una professoressa che giura sulla Costituzione e, al tempo stesso dichiara che il lavoro non è un diritto dei cittadini. In tante manifestazioni , non solo di quegli estremisti della Cgil, sono risu9onate accuse puntuali per le scelte politiche del ministro e del governo per quanto riguarda le pensioni, il mercato del lavoro. E’ vero che repetita iuvant, come dicevano i latini,ma, forse, si poteva incalzare il governo visto che lo stesso Monti ha detto che le decisioni del ministro erano tutte concordate con lui.

 Fiducia della maggioranza in cambio di niente

 La maggioranza ha perso l’occasione per incalzare il ministro e il governo sugli impegni presi per quanto riguarda la soluzione del problema degli esodati e le modifiche alla legge sul mercato del lavoro. Il premier si era speso con una nota ufficiale nella quale chiedeva alle forze politiche  che lo sostengono ai approvare le legge  prima del vertice di Bruxelles. Subito dopo si sarebbe messo mano agli interventi richiesti dalla maggioranza, esodati e modifiche alla legge  sul mercato del lavoro, appunto. I giorni sono passati ma non si è mossa foglia. Fornero forse ne sapeva qualcosa. Si poteva provare ad incalzarla, a chiederle conto. A convocato i sindacati per discutere le soluzioni per chi rimane senza lavoro e senza pensione? Quando lo farà e come ? E per gloi ammortizzatori sociali, interventi più consistenti contro la precarietà che lei stessa definisce inaccettabile ha in mente qualcosa?  Io ti do  fiducia si poteva dire, ma mostra di meritartela, mantieni gli impegni che avete preso. No, niente di tutto questo. Certo sono state ricordate le incertezze, le dichiarazioni spesso fuori luogo della professoressa, forse si poteva anche farle capire che il rapporto con le forze sociali non è come prendere un caffè al bar. Insomma negli interventi che si sono susseguiti la fiducia nei confronti del ministro è stata sparsa a piene mani. Quasi per compensare le critiche che le sono piovute addosso e giustificare le vistose assenze del Pdl, i voti contrari dall’interno della maggioranza. Per dirla tutta è stata una seduta sprecata, all’insegna dell’ipocrisia . Basterà  sottolineare  che la dichiarazione di voto per ilk Pdl l’ha fatta Giuliano Cazzola, una dei più critici nel confronti  di Fornero, che na ha intessuto gli elogi. E’ stato facile gioco per le opposizioni ricordare, rileggere, dichiarazioni di fuoco contro l’operato del ministro, oggi trasformate in fiducia senza se e senza ma. Verrebbe da dire che a volte troppa fiducia maschera invece una profonda sfiducia. Può accadere. E’ accaduto

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