Berlusconi, sessualità e culo delle donne. Sciocchezze di Monti, gaffe di Travaglio, violenza di Grillo e Ingroia

ROMA – Non è possibile prendersela con Berlusconi. Lui è un noto puttaniere. Considera le donne solo  dal  punto di vista del culo e delle tette. Parole volgari? Sì.

Ma si addicono a quel pubblico che ha assistito al volgare spettacolo di cui protagonista assoluto non è stato il Cavaliere, ma proprio quella platea di signori e signore non più giovincelli che ridevano sotto i baffi , i maschi, con la mano davanti alla bocca le femmine, poi, man mano che il Cavaliere interrogava una bella ragazza dipendente della Green power di Mirano, azienda specializzata in energia pulita, sghignazzavano apertamente. Maschilista incallito, Berlusconi, maschilisti i coloro che assistevano all’indecente spettacolo. Non sappiamo se il duetto fra il Cavaliere, ormai non più accompagnato dalla fidanzata che non si sa dove sia finita, e la giovane donna sia stato concordato in precedenza o se sia stata una cosa improvvisata. Certo è che nella mente del Cavaliere la scena era stata preparata. Mentre parlava gli brillavano gli occhi, mentre guardava la giovane donna i suoi pensieri non volavano alti, ma a mezz’aria. La scena immediatamente ha girato sulle televisioni di tutto il mondo. Noi abbiamo pubblicato la registrazione. Riassumiamo. La ragazza finge di vendere un contratto per un impianto fotovoltaico. Berlusconi  chiede: “ Devo andare sul mio tetto?” E poi “lei viene. Da qui parte la “spiritosaggine “ dell’ex premier.

 Lo show del cavaliere come a una “ cena elegante “

Tutto è centrato su quel “lei viene”, e quante volte e a quale distanza l’una “ venuta” dall’altra. E poi “si giri e. sguardo ammirato per il culo. Sembrava di assistere ad una delle “ cene eleganti” di Arcore. Invece era uno dei momenti salienti della campagna elettorale del cavaliere. Il suo incontro con i “lavoratori” per parlare di economia. Le sghignazzate di quel pubblico che non avrebbe riso se a quante volte “ viene”avesse dovuto rispondere un maschio, sono il segno di quanto il berlusconismo  abbia avvelenato il sangue di questo Paese,  sia entrato nelle sue vene più profonde, abbia perso il senso della socialità, della coesione, dell’etica di una comunità, della cittadinanza, della parità, della dignità della persona, donna e uomo. Mentre il gestore delle “cene galanti”, insieme ad altri arzilli vecchietti, curiosava nelle pieghe della sessualità di una giovane donna, pensavano al “ femminicidio”,  al Paese in cui ci sono quasi tre milioni di disoccupati, il 37 % dei giovani senza lavoro, milioni di famiglie alle soglie o già dentro la povertà che ride , ammicca, sghignazza? E’ possibile in questa maledetta campagna elettorale che mostra all’Europa e ai paesi degli altri continenti il volto peggiore dell’Italia. In questi giorni se ne vedono di tutti i colori nei talk show fino a chi fra Berlusconi e Monti accarezza meglio i cani, ama di più gli animali. E il pubblico ride, si diverte, sembrano spiritosaggini  per  alleggerire  la situazione. In realtà sono divagazioni a buon mercato, trovate che neppure un comico dei vecchi avanspettacoli avrebbe il coraggio di mandare in scena.

Attacchi convergenti  contro il  Pd e il centrosinistra

Ad appesantire la campagna elettorale comunque ci pensano, da diversi versanti, tutti convergenti contro il Pd e il centrosinistra Monti, Ingroia, Travaglio con un a gaffe clamorosa. Il giudice-giornalista, se la prende  con Bersani, reo di essersi impegnato per affrontare e risolvere nei primi centro giorni di governo il problema del conflitto di interessi. Il reato: questo problema il Pd doveva affrontarlo prima. Ora questo impegno non è credibile. La smetta di parlare di conflitto di interessi. Se fossimo maligni diremmo che si tratta di un gran favore a Berlusconi. Diciamo solo che è una gaffe perché Bersani ha perso questo impegno firmando una dichiarazione aderendo alla iniziativa presa da articolo 21. Insiema alla  sua ci sono una cinquantina di firme di candidati, fra queste guarda caso, quella di  Ingoia, Vendola, Fini, Olivero, Tabacci, Casini. Ingroia, da parte sua, non perde occasione non di contestare come è suo diritto le proposte che la coalizione ndi centrosinistra, il Pd, stanno avanzando. Lui è lapidario, depositario delle “vera “ sinistra, accusa. E Travaglio si chiede perché il Pd non ha accettato la proposta di alleanza “offerta” dall’ex Pm. La risposta la dà ormai ogni giorno  lo stesso Ingroia. Chiude la serie Monti. Mentre alcuni dei “ suoi candidati”, di peso, si smarcano e dicono che voteranno per Ambrosoli alla presidenza della regione Lombardia . Lui dice che non mette il veto ma , di fatto, li scomunica. Davvero un senso molto alto della democrazia, della libertà di voto e di espressione.  E già che c’è insulti a Vendola, Fassina, quali fossero uomini del diavolo. E definisce “ infantile “ Bersani perché ha osato criticare le decisioni prese dall’Unione europea sul Bilancio. Monti forse intento ad entrare ed uscire da studi televisivi e radiofonici non è si  accorto che tutti i gruppi del Parlamento europeo la pensano come il segretario del Pd. Sciocchezze che un candidato premier non si dovrebbe permettere. Se non altro per rispetto degli elettori.

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