Pdl, dimissioni di massa. Ora la palla passa al Pd

ROMA – Dunque se la giunta per le elezioni del Senato fa decadere Silvio Berlusconi, la nuova Forza Italia presenta le dimissioni di massa di tutti i suoi parlamentari. Bene. Punto primo: chi garantisce a Berlusconi che tutti i suoi daranno davvero le dimissioni?

Punto secondo: il regolamento vorrebbe che se un parlamentare si dimette gli subentra il primo dei non eletti, siete sicuri che chi è rimasto fuori rinunci alla poltrona? Punto terzo: Napolitano sta già da tempo lavorando ad una nuova maggioranza (si veda la nomina di ben cinque nuovi senatori a vita) conscio del fatto che le dimissioni si danno e non si annunciano di continuo.  Dunque ecco la verità, non si arriverà mai a votare in aula le dimissioni di centinaia di parlamentari, si vuole solo costringere il Capo dello stato ha prendere atto della fine della maggioranza e costringerlo a sciogliere le Camere il prima possibile e soprattutto prima della decadenza da senatore di Berlusconi, il quale resterebbe in carica sino alla costituzione del nuovo emiciclo.

Ora la questione che sembra tutta nelle mani dei Berluscones, in realtà è da tutt’altra parte, e cioè nelle mani del Pd.  Attendiamo con ansia, un sussulto di dignità, di coraggio. Dovrebbe essere il Pd a valutare quanto è conveniente per il partito e per il Paese restare al governo e nella stessa maggioranza con chi parla solo ed esclusivamente di colpo di stato e magistratura comunista.

L’unica cosa che i democratici non devono fare e cercare una maggioranza rabberciata, fatta di transfughi e opportunisti, che minerà il Governo quanto e più di adesso. Non bisognerà rincorrere la stabilità a tutti i costi, se stabilità significa pagare un prezzo a qualcuno e non al Paese. L’Italia ha bisogno, ora più che mai di un Governo solido che prenda decisioni importanti, anzi epocali. Questo Esecutivo non può più farlo. In realtà non è mai stato in grado di farlo, proprio perché la sua base fondante è sempre stata la volontà di Berlusconi di restare a galla.

Ora l’unica cosa saggia da fare per Il Pd è cercare un intesa con il M5S e Sel per approvare una nuova legge elettorale che possa garantire stabilità al Paese e un Governo duraturo, votarla, e tornare alle urne prima possibile. Si è già perso troppo tempo nel disquisire dei problemi giudiziari di Berlusconi mentre si perdono 400 mila posti di lavoro all’anno, la disoccupazione giovanile sfiora il 40% e chiudono 1600 imprese al giorno. E’ tempo di fare.

Condividi sui social

Articoli correlati