Farsa tragica. Del pregiudicato se ne può fare a meno

ROMA – Mettiamo il caso che il Senato voti a scrutinio segreto la decadenza di Berlusconi e  che venga respinta. Che succede ?. Ci teniamo sugli scranni  di Palazzo Madama un pregiudicato, condannato a quattro anni di reclusione a due di interdizione dai pubblici uffici con sentenza definitiva?

Apriamo un conflitto tra uno dei due rami del Parlamento e la magistratura?   E noto che, nel caso in cui il pregiudicato intendesse ripresentare una sua candidatura non ci sarebbe Corte di Appello che potrebbe accettarla. Allora che senso ha questo strano dibattito sul voto palese che vede impegnati in dotte disquisizioni editorialisti dei grandi quotidiani ? Nessuno, è solo un riflesso dello scontro che c’è all’interno del Pdl. Traditori dicono falchi, falchetti, vestali e cialtronerie similari rivolgendosi alle colombe, ora diventati “innovatori”  che non intendono far cadere il governo Letta. Dire di voler bene a Berlusconi, affermate che è un perseguitato politico, però lo lasciate massacrare, magari qualcuno di voi  manovra la ghigliottina. Rispondono gli “ innovatori”: ventidue senatori, i nostri, hanno firmato un documento per chiedere al presidente Grasso di annullare la decisione della Giunta per le elezioni e di tornare al voto segreto. Nessuno di voi ha  dato la sua firma.Questo scontro invade i teleschermi mentre l’Istat e la Cgil diffondono dati terribili sulla disoccupazione, dei giovani in particolare, dell’impoverimento delle famiglie.  I bancari , ceto medio, scioperano e manifestano nelle strade e nelle piazze,. Non avveniva da ben tredici anni ma il calice era colmo, dagli. Stipendi che  hanno perso valore alle decine di migliaia di posti di lavoroi tagliati, alla disdetta anticipata del contratto nazionale..  Cgil, Cisl, Uil mantengono

lo stato di mobilitazione, avendo programmato 4 ore di sciopero articolato nei territori.

 

 

Scandalose  sceneggiate per rinviare la decadenza di Berlusconi

 

Tutto questo scompare, affogato in dispute televisive, in talk show con improvvisati economisti, tuttologi di finanza, perfino Mara Carfagna si dà arie di grande esperta. Venisse a mente a qualcuno di porre una domanda semplice semplice: se quella  decisione della Giunta  che opta per il voto palese può essere così facilmente ribaltata perché è stata al centro del dibattito politico, con furiose polemiche, per giorni e giorni, qualche mese, rinviando di continuo il momento in cui l’Aula di Palazzo Madama deve dare il suggello, una presa d’atto,alla condanna definitiva  di Berlusconi Silvio ? E che c’entra il governo con il voto palese o segreto ? 

 

 

 

Il vero problema è cambiare la legge di stabilità

 

Il vero problema che riguarda gli italiani,la loro vita, le loro speranze oggi si chiama legge di stabilità che va cambiata non solo nei particolari ma nell’orientamento generale. Si si afferma che l’obiettivo è la crescita,lo sviluppo, si deve essere conseguenti.. Proprio i berluscones che ora strillano hanno la responsabilità di aver consapevolmente ridotto la possibilità di investire quando hanno ricattato:o si taglia l’Imu per tutti, anche per i paperoni evasori fiscali o il governo cade. Colpire le rendite finanziarie ? Per carità,quelli portano i capitali all’estero. Come se non ce avessero già portati.E una patrimoniale ? Non se ne parla proprio.

 

 

 

Il coraggio di trovare i soldi là dove sono

 

Le risorse? Si trovano tagliandola spesa pubblica. E’una delle più basse di Europa ma è vero che ci sono sprechi. Eliminiamoli e scopriremo che sono solo spiccioli,  anche solo per dare dignità al cuneo fiscale i tagli dovrebbero andare in profondità, colpendo servizi essenziali per i cittadini. Certo i paperoni possono fare a meno dei servizi pubblici, ma i lavoratori,i pensionati no.  Con buona pace di Matteo Renzi che decanta del dotti della riforma Fornero che, forse neppure lei , oggi riproporrebbe. Allora che fare? Si faccia finita con questa pantomima, con una sceneggiata, si tolga di mezzo un pregiudicato che non può stare in un’aula del Parlamento.  E  torni un confronto vero fra le forze politiche. Con Berlusconi se la vedano , in privato, la diverse fazioni che combattono per un tozzo di pane., un posto qualche sia,ovunque e comunque.

 

 

 

La questione morale , la vera emergenza 

 

 Il Consiglio nazionale del Pdl, ottocento persone mai elette, anticipato alla metodi novembre rimetterà in campo Forza Italia ? Vanno alla conta, azzerano il gruppo dirigente? Ci sono senatori che si dissociano e che vogliono mantenere in vita il governo? Tutto avvenga alla luce del solo. Questo Paese ha bisogno  di consolidare la democrazia che mostra ancor oggi tutta la sua fragilità: Torbide vicende come quelle cui assistiamo, cui ci si spinge perfino a chiedere la messa in stato di stato di accusa per il Presidente della Repubblica,  confuse storie come quella del rapporto fra la ministra Cancellieri e la famiglia Ligresti,episodi di corruzione  che corrodono le basi sane della nostra società, rendono quanto mai attuale la questione morale,la grande intuizione di Enrico Berlinguer.  Anche  la legge elettorale è  questione morale. Questi sembrano i grandi problemi da affrontare.

 

Dai congressi del Pd la politica sembra rimaner fuori

 

Il Pd, la sinistra, le forze progressiste  hanno una grande occasione per chiudere davvero l’era del berlusconismo, chiuderla  non solo dal punto di vista storico ma da quello politico. Il Pd in particolare, con la campagna congressuale,potrebbe aprire un grandi dibattito nel Paese.Dia un segnale finché è in tempo. Fino ad oggi non lo ha dato. La politica resta fuori da un dibattito che doveva partire proprio dai Circoli. Le cronache ci raccontano altre storie. Non si confrontano idee che pure ci sono . Si va alla conta, salvo eccezioni, fra i candidati dai segretari dei circoli , popi quelli provinciali e infine i nazionali. Più che congressi, nel senso storico della parola, cosi’come avvengono nei partiti di tutto il mondo  democratico si tratta di urne . A cielo aperto.

 

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