John Elkann, l’irrispettoso figlio di papà dovrebbe imparare a tacere

ROMA – Certi figliocci di papà che si ergono a paladini della verità dovrebbero tacere. O meglio prima di dare fiato alle parole dovrebbero imparare a guardarsi attorno meglio, magari scendendo dal piedistallo su cui poggiano i loro piedi, tra l’altro guadagnato non certo per meriti acquisiti, ma per la sola fortuna di essere nati in una delle famiglie più ricche d’Italia.

E’ il caso di John Elkann,  attualmente presidente della Fiat S.p.a., della Exor S.p.a. e della Giovanni Agnelli e C. s.a.p.a., che quest’oggi ha incontrato gli studenti delle scuole superiori di Sondrio ed ha risposto ad alcune domande. “I giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizioni”, è stata una delle risposte del rampollo di casa Agnelli. Frasi che hanno fatto il giro del web mandando su tutte le furie quei giovani laureati, magari in possesso di tutti i requisiti, che il lavoro lo cercano disperatamente, ma purtroppo non lo trovano.

Allora viene da chiedersi dove viva questo 37enne, che da l’idea di voler prendersi gioco di una generazione tagliata fuori dal mondo del lavoro e dalle speranze di migliorare la propria condizione economica. E infatti poi dice: “io, Lapo e Ginevra abbiamo la grande fortuna di essere stati stimolati a fare delle cose e abbiamo tutti il desiderio di fare. E’ meglio fare una vita in cui hai interessi e fai cose che fare una vita in cui sei in vacanza tutto il tempo”. DettO da lui dev’essere sicuramente così. Le dichiarazioni di Elkan sono davvero sconcertanti e c’è da auspicare che questo uomo, nato con la camicia, faccia subito le sue scuse, ai giovani, ai precari, ai disoccupati, ai cassaintegrati e  agli esodati e all’Italia intera, a cui lui probabilmente non appartiene più.

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