Divino Amore. Il rettore se ne va, i parrocchiani lo aspettano, il mistero rimane

ROMA – “Grazie, ringrazio tutti, non merito tanto affetto! Vorrei abbracciarvi tutti, uno a uno, e presto lo farò! Siate sempre così forti e sinceri! Ave Maria!” Queste sono le parole che l’ormai ex rettore del Santuario del Divino Amore, don Fernando Altieri, ha rivolto a tutti i fedeli che oggi hanno partecipato a una manifestazione organizzata dal Presidio No discarica  per esprimere solidarietà e vicinanza al religioso. Un messaggio inviato con un sms a uno dei tanti partecipanti.  

La vicenda di Don Fernando è emersa pochi giorni fa, quando il parroco di questo importante luogo di culto non è rientrato dopo le consuete vacanze estive. Si è subito innescata una vera e propria macchina del fango. Voci, illazioni e addirittura calunnie si sono sprecate nei confronti di quest’uomo dal carattere mite e umile, da sempre stimato non solo dai parrocchiani abitudinari, ma anche da quella collettività che di rado si avvicina alla preghiera, proprio per la sua capacità di confronto e di risolutezza da cui è sempre emerso onestà e buon senso.

Non dimentichiamo, infatti, che fu proprio Don Fernando nell’agosto dello scorso anno, a manifestare la sua contrarietà alla realizzazione della discarica a Falcognana. Lo fece portando lo stendardo della Madonna del Divino Amore proprio la sera dell’inaugurazione della pedonalizzazione dei Fori Imperiali, in cui partecipava in pompa magna il sindaco e la giunta. Una mossa che gli costò dure critiche da parte di personaggi che probabilmente intravedevano in lui una figura scomoda già all’epoca. Non è un caso d’altra parte che le sue dimissioni, giunte dopo la sua prolungata assenza, abbiano colto di sorpresa tutti, tant’è che i reali motivi sono tuttora avvolti nel mistero.

Qualcuno azzarda addirittura a minacce e forzature contro la sua persona, causate da una volontà di trasparenza nella gestione di questo importante luogo di culto, che ospita anche un centro sportivo e un albergo. Non va dimenticato che il Santuario del Divino Amore è uno dei luoghi più importanti della cristianità nella penisola. Altri insinuano semplicemente una sorta di stanchezza sopravvenuta dopo la nomina al delicato incarico di rettore, avvenuto poco più di un anno fa, a seguito dell’abbandono di Don Pasquale Silla per limiti di età.

Sta di fatto che i fedeli vogliono vederci chiaro, al punto che, come informa Emilia Campesato, membro del Presidio No Discarica, c’è la volontà di scrivere una lettera al Papa, affinché si possa far luce su questa intricata vicenda.  Insomma, per i parrocchiani c’è qualcosa di marcio, di oscuro che ha fatto in modo di allontanare lo stimato parroco dalla sua comunità, mettendo sotto commissariamento il Divino Amore.  L’unica certezza è che nessuno sa dove sia Don Altieri, mentre la comunità attende fiduciosa che sia proprio il rettore a spiegare i reali  motivi che lo hanno spinto a questo gesto. “Noi lo rispetteremo in ogni caso”, fanno sapere i fedeli.

 

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