PD crollo degli iscritti. Folena: “Salvare il Partito e rigenerare la partecipazione democratica”

Fissato a Roma un incontro nazionale per  giovedi 6 novembre

ROMA – Su alcuni organi di stampa oggi sono state diffuse voci su un probabile crollo del numero degli iscritti al partito democratico. Meno 400 mila hanno riportato alcune testate. In una nota il PD ha smentito questi dati.  “Le notizie sono infondate”, ha tuonato il vice segretario del Pd e responsabile Organizzazione Lorenzo Guerini. “Si sta costruendo una polemica inutile e strumentale. Spiace che qualcuno, basandosi su proiezioni inventate, apra una polemica inutile”.

Tuttavia se i numeri rivelati rispecchiassero la realtà sarebbe un duro colpo per il PD. Insomma un segnale per il quale la sinistra avrebbe il dovere di reagire. Ne è convinto Pietro Folena, portavoce del Laboratorio Politico per la Sinistra: Le notizie drammatiche di stampa sullo sgretolamento organizzativo del Partito Democratico, combinate col crollo della partecipazione nelle recenti primarie, con la chiusura dell’Unità e con le notizie relative alle divisioni in tutto il Paese che si sono prodotte con questa sciagurata tornata di elezioni provinciali riservate al ceto politico-amministrativo locale, impongono una reazione forte. Non si può assistere impotenti e passivi a questa degenerazione. La sinistra – ribadisce Folena –  o è partecipazione, democrazia, organizzazione, o non è sinistra. Il Laboratorio Politico per la  Sinistra propone a tutti coloro che pensano che il partito e la politica vadano rinnovati e rigenerati, e non demoliti, che il PD non debba diventare l’ennesimo partito personale e che non possa ridurre la sua funzione alle elezioni e alla rappresentanza istituzionale, di ritrovarsi in un incontro nazionale a Roma il prossimo  giovedi 6 novembre, con l’obiettivo di Salvare il Partito e rigenerare la partecipazione democratica.

La notizia provoca la reazione critica anche di Stefano Fassina, che punta il dito contro il premier: Matteo Renzi, oltre a dedicarsi a organizzare la Leopolda per i suoi fedelissimi, dovrebbe innanzitutto preoccuparsi di organizzare un’assemblea nazionale dei coordinatori dei circoli del Pd. Non è più il sindaco di Firenze in competizione per la leadership del partito. È il Segretario Nazionale del Pd da quasi un anno. In un momento così impegnativo per il Pd, alle prese con una virata programmatica sul lavoro, un crollo degli iscritti e il taglio drammatico delle risorse sarebbe utile ascoltare chi tra mille difficoltà è impegnato sul territorio. Il Pd è un prezioso bene comune. Prima il Pd”.

 

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