Jobs act. Damiano fa dietro front e vota la fiducia, ma in modo critico

ROMA – Cesare Damiano fa dietro front rispetto alla posizione di ieri. Ha detto, infatti, che lui la fiducia la darà, ma in modo critico. Che cosa intenda il deputato ed l’esponente della minoranza del  Pd, non è dato a sapere. Sta di fatto che ormai questi repentini cambi di opinione, non fanno altro che creare ulteriore confusione, in un panorama politico davvero contraddittorio.

“La Sala Verde – dice Damiano – spero non sia solo un rito di passaggio, immagino ci sarà una sequenza di incontri con le parti sociali. I governi, poi, hanno il diritto di decidere, anche se le parti sociali non sono d’accordo. Posso dire che alla Camera, per senso di responsabilità, noi voteremo la fiducia sul Jobs Act, anche se in modo critico. Al Senato, però, basterebbero sette voti per non avere la fiducia».  

«I mal di pancia ci sono- afferma ancora Damiano-, perchè non era il caso di mettere la fiducia, si poteva governare la situazione. Abbiamo presentato 7 emendamenti, mi auguro che questi siano accolti. Non è vero che abbiamo un mercato del lavoro rigido, anche l’Ocse ha rivisto i suoi dati. Il nostro è più flessibile, sempre secondo l’Ocse, di quello spagnolo. Abbiamo milioni di lavoratori precari. Mi preoccupa chi dice basta con i sindacati, basta con Confindustria, basta con i corpi intermedi, poi alla fine basta con la democrazia, faccio tutto io. C’è bisogno di rinnovamento, ma i corpi intermedi servono». Insomma, sembra che nessuno abbia più il coraggio di prendersi le responsabilità politiche, mentre il Paese cade a pezzi. Di imporre una politica di valori che appartengono alla sinistra. 

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