Legge stabilità. Continua la pratica del tiro al pensionato, lo sport preferito degli ultimi governi

ROMA – E’ ormai palese ed assodato che lo sport preferito dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni è il “tiro al pensionato. Dalla disastrosa riforma delle pensioni, con allungamento dell’età pensionabile e delle finestre, alla vergognosa vicenda degli esodati, dal blocco della rivalutazione ed all’esclusione dalla platea del bonus di 80 Euro.

Ciliegina sulla torta è l’ultima misura contenuta nella Legge di Stabilità che vede slittare al 10 del mese il pagamento delle pensioni.  Un insieme di norme e provvedimenti che hanno aggravato ulteriormente il crollo vertiginoso del potere di acquisto dei pensionati oltre il -33% negli ultimi 15 anni secondo uno studio dello SPI-CGIL. Un dato che rispecchia tutta la cecità e l’insensibilità degli ultimi governi, che sembrano non aver compreso come, alla luce della grave crisi occupazionale, i pensionati sono divenuti il vero fulcro e spesso l’unico sostegno della famiglia. È sul loro reddito che pesa anche il mantenimento di figli e nipoti.Non a caso si assiste al proliferare di formule per prestiti e mutui ipotecari (spesso a condizioni al limite dello strozzinaggio) studiate ad hoc per i pensionati.

Così facendo, quindi, i vari governi (e, fatto ancora più grave, anche quello attuale) hanno determinato gravissime ripercussioni sull’intero sistema economico, alimentando la contrazione dei consumi che ammonta, secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori al -10,7% negli ultimi 3 anni (pari ad una caduta di spesa nel mercato di oltre 78 miliardi di Euro) e la spirale depressiva che affligge il nostro Paese.

Per questo contrasteremo in ogni modo e con ogni mezzo (se ce ne sarà il margine anche tramite iniziative di carattere legale) qualsiasi scelta che penalizzi ulteriormente i cittadini ed i pensionati. È ora di pensare alla crescita ed al rilancio occupazionale, qualsiasi misura depressiva che esuli da tale ambito risulta del tutto inappropriata.

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