Banche. Il governo non ceda alle pressioni delle lobbies

ROMA – Da anni vegono denunciate le vere e proprie pratiche vessatorie e gli eccessivi costi che il sistema bancario italiano mette in atto nei confronti dei cittadini.

Basti pensare che, nel nostro Paese, i costi di gestione di un conto corrente ammontano mediamente a 321 Euro annui, contro i 114 Euro della media europea.L’Italia è maglia nera in Europa non solo per i costi dei conti correnti,  ma anche per i tassi applicati sui mutui e sul credito al consumo, per le spese dei bonifici e trasferimenti di denaro, oltre che per l’imposizione di costose polizze assicurative di 15/20.000 euro per chi riesce ad ottenere un mutuo.Questi sono solo alcuni degli elementi che dimostrano l’urgenza e la necessità della riforma su banche popolari e portabilità dei conti correnti, indispensabile per sbloccare il credito, attivare la concorrenza e rendere più competitive e contendibili le popolari non quotate che vessano gli azionisti, nonché maggiormente fruibili e meno onerosi i costi dei servizi bancari.

Le indicazioni relative al trasferimento di un conto corrente che deve avvenire «senza spese aggiuntive di qualsiasi origine e natura» a carico del cliente, analogamente a quelle sull’esclusione di costi di produzione per l’invio dell’estratto conto non si tradurranno mai in realtà in assenza di doverose ed onerose sanzioni per le banche inadempienti, troppo indaffarate ad inventare balzelli, spese e commissioni per appesantire ulteriormente i costi a carico del cittadino.

Le banche italiane dovranno adeguarsi anche sulla portabilità dei conti correnti da una banca all’altra in un tempo stabilito di 30 giorni. Una misura che condividiamo pienamente, in quanto è in grado di impedire accordi di cartello e clausole vessatorie nei contratti di durata.  Tale operazione richiede un adeguato sistema di gestione, in grado di riconoscere con precisione un determinato conto corrente, garantendone l’operatività ed escludendo ogni possibile errore nel passaggio da un istituto all’altro. Siamo convinti che la portabilità richieda l’adozione di un sistema informatico in grado di conoscere, per quel determinato numero di conto, codice Abi, Cab ed Iban in qualsiasi momento: per questo occorre un meccanismo di implementazione del sistema informatico centralizzato in grado di gestire la portabilità dei conti (sul modello della Centrale Rischi della Banca d’Italia).

Si tratta di una tematica estremamente delicata, per questo non tollereremo alcun tipo di errore o ritardo.Chiediamo al Governo di procedere con decisione: evitando categoricamente di cedere alle pressioni delle lobbies di banchieri che vorrebbero ostacolare, ritardare, se non annullare gli effetti positivi di questa riforma.

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