La sfida di Landini, il 28 marzo in piazza

ROMA – Una vera e propria coalizione sociale lanciata da Maurizio Landini inzia a raccogliere consensi.

Nonostante le aprole spese su una possibile discesa in campo, la sfida che lancia il leader della Fiom è quella di dar vita ad una opposizione nuova e innovativa capace di contrastare le  politiche neoliberiste del governo Renzi, che abusando della parola “sinistra”  si sta spingendo dove nemmeno i governi di centrodestra erano riusciti ad arrivare. E’ bene leggere la lettera che Maurizio Landini rivolge ai lavoratori per capire il contesto e soprattutto gli obiettivi che troveranno sostegno attraverso la manifestazione prevista per il prossimo 28 marzo a Roma.

La lettrera di Landini

Care lavoratrici e cari lavoratori metalmeccanici, sabato 28 marzo ci ritroveremo a Roma per la dignità e la libertà del   lavoro.  Nei mesi scorsi, insieme, ci siamo battuti contro il Jobs Act del governo che non crea nuovo lavoro né affronta il   dramma della precarietà e della disoccupazione giovanile.  Insieme abbiamo proposto delle alternative e presentato le nostre idee frutto di tante assemblee e discussioni con voi.  

Ma il governo non ha voluto ascoltarci, ha messo in pratica le indicazioni di Confindustria, imboccato la strada della   riduzione dei diritti, sposato le ricette di chi pensa che licenziando si crei nuova occupazione. Abusando della   democrazia, il governo, a colpi di fiducia, ha ridotto il Parlamento a mero esecutore della sua volontà.  La nostra lotta però non è finita con il varo del Jobs Act. Come promesso durante lo sciopero generale del 12 dicembre   di Cgil e Uil, continueremo a spendere le nostre idee e le nostre energie per difendere il lavoro e i suoi diritti, cambiare   il paese e renderlo più giusto.  Questo è un momento importante per il futuro di tutti noi, delle lavoratrici e dei lavoratori, del nostro sindacato che   esiste e ha un senso solo se riesce a rappresentare democraticamente i vostri interessi e da voi riceve il sostegno, le   idee e le energie necessarie. Per migliorare le condizioni del lavoro dipendente. Per rivendicare un sistema   pensionistico più giusto con la riduzione dell’età pensionabile. Per dare un’occupazione a chi non ce l’ha con nuovi   investimenti e con la riduzione dell’orario di lavoro. Per cancellare il precariato. Per combattere l’evasione fiscale e la   corruzione. Per garantire il diritto alla salute e allo studio. Per istituire forme di reddito minimo. Per riconquistare veri   contratti nazionali che tutelino il salario e diano uguali diritti a tutte le forme di lavoro.  Per questo, nel ringraziarvi per quanto abbiamo fatto finora, vi invito a partecipare in massa alla manifestazione del 28   marzo. 

L’abbiamo chiamata “Unions!”, usando una lingua che non è la nostra ma utilizzando una parola che richiama le origini   del movimento operaio e sindacale. Quando, tanti anni fa, lavoratrici e lavoratori senza diritti scoprirono insieme che   per migliorare la propria condizione era necessario coalizzarsi e battersi per conquistare libertà e diritti comuni.  Oggi milioni di lavoratrici e lavoratori hanno visto cancellati i diritti frutto di lunghe battaglie; altri milioni di lavoratrici e   lavoratori quei diritti non li hanno neppure mai avuti, dispersi nelle tante forme di lavoro saltuario e sottopagato. Per   tutte e tutti il lavoro sta diventando più povero e precario.

Oggi abbiamo bisogno di riprendere il filo dell’impegno comune, delle lotte contro le politiche dei governi che in Italia e   in Europa hanno voluto far pagare al lavoro il costo di una crisi prodotta dalla finanza e dalle speculazioni. Per dare   rappresentanza al lavoro. Per confrontarci con tutte quelle realtà, associazioni, gruppi e movimenti che nella società   affrontano e contrastano il degrado civile prodotto dalla crisi economica e dalla sua gestione politica. Per affermare i   principi della nostra Costituzione.  Oggi abbiamo bisogno di un’alleanza, di costruire una coalizione sociale che unisca ciò che il governo e Confindustria   vogliono separare, aggregando tutte le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare con le metalmeccaniche e i   metalmeccanici, con le delegate e i delegati, con le iscritte e gli iscritti alla Fiom. Per crescere e cambiare abbiamo   bisogno di voi, perché la vostra partecipazione e la vostra intelligenza saranno la nostra comune forza.  Vi aspettiamo a Roma il 28 marzo. E da lì continueremo insieme.”

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