Alitalia, in scena la vergogna nazionale dei lavoratori dimenticati. LE FOTO

FIUMICINO (ROMA) – Sono passati già sette anni dal famigerato accordo firmato a Palazzo Chigi tra le parti sociali, la nuova cordata dei cosiddetti “Capitani coraggiosi” e i sindacati compiacenti.

Nessuno, anzi pochissimi in questi anni hanno voluto ricordare l’amara vicenda che ha portato alla dissoluzione totale della compagnia di bandiera, all’espulsione di migliaia di lavoratrici e lavoratori con le promesse che questa situazione sarebbe stata solo passeggera. Insomma, che tutti avrebbero potuto riacquistare il posto di lavoro perduto, attraverso gli “strumenti” che lo Stato avrebbe dovuto mettere a disposizione. Invece, oggi gli stessi lavoratori sono scesi nuovamente in piazza, più stanchi e sempre più delusi dall’epilogo di una vicenda sulla quale qualcuno probabilmente  vuole metterci una pietra sopra per sempre, per reclamare il loro diritto al lavoro, al reddito, ad una pensione per chi ha maturato i diritti minimi. E’ il popolo degli esodati Alitalia che parla. Sconfitto da una politica malata e accondiscendente ai poteri forti, ma caparbiamente deciso a denunciare il drammatico risultato di quella operazione datata 2008, che alla luce dei fatti, la dice lunga sulla ragione dei lavoratori, specie dopo la condanna dei “top manager” della vecchia compagnia di bandiera, il cui operato è sotto gli occhi di tutti. Un vero e proprio baratro che ora toccherà a tutti quei lavoratori destinati alla povertà visto che da ottobre saranno dei fantasmi, senza nessun reddito per la loro sopravvivenza, senza nessun possibilità di appello. Alla faccia del premier Renzi che si dice contrario al reddito di cittadinanza perché ciò che bisogna creare sono posti di lavoro. Magari adesso provi lui a fornire una risposta adeguata.

Inutile ricordare la miriade di promesse che nessun governo che si è succeduto in questi anni ha mantenuto. Il silenzio assordante è calato in questa vergognosa vicenda e l’abbandono totale subito da questi ex dipendenti ha davvero dell’incredibile. Insomma, una vergogna nazionale che non ha precedenti.

Foto di Aldo Feroce e Roberto Simeone

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