Sfrattata famiglia con bambina di 15 mesi. Quando il comune appalta alla forza pubblica

MILANO – Questa mattina a Bruzzano un quartiere della zona nord di milano è stato effettuato uno sgombero di una famiglia con una bambina di 15 mesi, ripeto una famiglia.

Per lo sgombero è stata utilizzata un contingente di forza pubblica molto consistente,  il picchetto anti sfratto promosso dal comitato niguarda e dall’unione inquilini, composto di sole donne, è stato pesantemente caricato e due donne ne sono uscite ferite. 

Si trattava di un nucleo famigliare che ha diritto ad una casa popolare. Come sempre come in tutti gli sgomberi di Milano una famiglia che ha diritto ad una casa popolare è stata sgomberata e all’interno di quell’alloggio sono stati distrutti i sanitari con il risultato che questo alloggio si andrà ad aggiungere alle  oltre 10 mila case popolari chiuse. 

Il Comune di Milano non può continuare nel suo atteggiamento impertubabile da parte del sindaco e dell’assessora alla casa.  Di fatto anche il comune di Milano appalta alla forza pubblica la gestione sociale della questione casa, questo è inammissibile ci attendiamo che il Sindaco affronti la questione senza incentivare con il proprio agire prima gli sgomberi poi lo smembramento della famiglia per giungere alla fine con la stessa che si vede assegnata una casa, ma che ha dovuto subire uno sgombero e vedere la casa occupata distrutta (un danno per la collettività notevole).  Urge una inversione strutturale  e assumere la questione casa a Milano e in Italia come una delle più importanti priorità.  Se il Sindaco c’è e non è troppo impegnato a definire il suo successore si faccia sentire.  Ad ognuno le proprie responsabilità.

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