Altro che fiducia dei consumatori. Crolla il potere d’acquisto

ROMA – Nonostante gli appelli ad una maggiore responsabilità, l’Istat continua ad effettuare le proprie rilevazioni lontano dal nostro Paese, sicuramente in qualche ricco emirato arabo, tra sceicchi e alti dirigenti. 

Emerge chiaramente dai dati diffusi oggi sulla fiducia dei consumatori, che sarebbe cresciuta ai livelli più elevati da 13 anni. Un dato che, è evidente, non si può riferire all’Italia.

Nel nostro Paese le famiglie, infatti, vivono ancora una situazione drammatica. Il loro potere di acquisto è diminuito del -13,4% dal 2008. Sono state costrette a tagliare i propri consumi, nel triennio 2012-2013-2014, di ben il -10,7%, rinunciando persino a cure e prodotti alimentari. Continuano a fare i conti con un tasso di disoccupazione inaccettabile, soprattutto relativamente alla fascia giovanile. Tutto ciò non fa altro che incidere negativamente sulla situazione economica complessiva, facendo sì che il nostro Paese non riesca a rimettersi in cammino verso la crescita e la ripresa.

Come denunciamo da tempo, infatti, per imprimere una vera inversione di tendenza all’andamento economico è indispensabile una politica di rilancio che agisca principalmente sul versante occupazionale, con l’avvio di un Piano Straordinario per il Lavoro in grado di restituire speranza e prospettive al Paese. La diffusione di dati ottimisti e poco realistici non aiuta in tal senso, semmai fornisce un concreto alibi al Governo per non intervenire. Per questo chiediamo maggiore serietà da parte degli istituti e dei centri studi. 

Condividi sui social

Articoli correlati