Crisi economica, ragazze in Grecia si prostituiscono per fame

ROMA – Di Grecia ormai non si parla più. Dopo l’approvazione del piano di salvataggio nella penisola greca è calato un silenzio assordante, quasi tutto filasse liscio come l’olio. La realtà, tuttavia, è ben diversa, e la morsa della crisi economica mette ancora a dura prova la vita dei greci.

Anzi, in alcuni casi, la situazione non è affatto migliorata. Uno studio recente condotto ad Atene dal sociologo Gregory Laxos professore universitario al “Panteion University” e riportato da molti media internazionale, tra i quali Times e il britannico Indipendent parlano di una situazione agghiacciante, ovvero di donne che si prostituiscono per fame. La ricerca durata ben 3 anni del noto professore si basa su uno studio compiuto sulle 17mila lavoratrici del sesso in Grecia, tra l’altro le peggio pagate a livello europeo per le prestazioni che offrono. Da 50 euro all’inizio della crisi ora possono bastare anche 2 euro per mezz’ora o addirittura qualcosa da mangiare.

“Lo fanno anche in cambiuo di un panino o di una fetta di torta perchè hanno bisgono di mangiare”, è quanto afferma Laxos.

Ma non solo: altre lo fanno per pagare tasse, bollette, affitto o altre spese urgenti alle quali non potrebbero far fronte. Insomma, una situazione aberrante che, come afferma Laxos, è in crescita esponenziale e riguarda prevaqlentemente una fascia compresa tra i 17 e i 20 anni.

In Grecia, tra l’latro la prostituzione è consentita dalla legge, ma solo nei bordelli autorizzati che sono troppo pochi per contenere il numero elevato delle lavoratrici del sesso. Quindi la strada risulta l’alternativa più inflazionata.  “La rapidità – precisa Laxos –  dell’aumento del numero di ragazze che entrano ed escono dal mercato della prostituzione, a seconda delle loro necessità, e il numero totale di prostitute, sono impressionanti“.

Il dramma delle prostitute legato alla crisi economica è emerso recentemente dopo la scoperta di una madre disoccupata che aveva ceduto la figlia di 12 anni a un prete e a un pensionato in cambio di denaro. Da qui la scoperta di questo mondo sommerso che probabilmente la Grecia non vuole vedere, ma che sta aumentando di pari passo con questa crisi che continua a mietere vittime pronte a fare qualsiasi cosa pur si sopravvivere in questo mondo di ingiustizie e disuguglianze.

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