UE, passi in avanti nei Balcani

Il presidente del Consiglio della Unione Europea, Herman Van Rompuy, ha sottolineato l’importanza dell’attuazione di tutti gli accordi in Kosovo

ROMA -L’attuazione completa degli accordi da parte delle istituzioni regionali coinvolte è alla base della riuscita del processo di integrazione europea nei Balcani, secondo l’Unione Europea, che attraverso il presidente dell’istituzione comunitaria, Herman Van Rompuy ha sottolineato alla fine di luglio l’importanza del rapido progresso della cooperazione tra Serbia e Kosovo.

Occorre lavorare in particolare sulla riforma elettorale e sull’organizzazione della amministrazione pubblica. La regione autonoma ha chiesto alla Unione Europea di creare un meccanismo di monitoraggio degli accordi cui si è arrivati tra Pristina e Belgrado.

Ci sono passi in avanti da compiere nelle relazioni di vicinato, dato il peso che le politiche nazionaliste hanno mantenuto in Serbia negli ultimi anni, rappresentando un ostacolo anche nella dialettica tra lo stato, candidato a far parte della UE, e le istituzioni comunitarie.

Indubbiamente la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi permetterebbe l’inizio di una distensione generale nella regione dei Balcani, dove diversi governi si trovano molto avanti nel processo di adesione all’Unione Europea, ma dove permangono anche tensioni nazionaliste tra le varie comunità, in un’area significativa per l’allargamento dell’Europa. Si guarda quindi con interesse all’avvicinamento degli stati della regione alla costruzione europea ed euroatlantica, che determinerà un rafforzamento della democratizzazione sul versante orientale.

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