Gaza. Continuano i raid d’Israele. Uccisi nove bambini. 70 morti

Netanyahu non si ferma. Pronto l’attacco dìvia terra

ROMA – In altro giornata di morte e terrore nella Striscia di Gaza, dove centinaia di incursioni dell’aviazione israeliana hanno bombardato per tutta la notte questo fazzoletto di terra. Incursioni, che secondo il portavoce militare dello stato di Isralele Yoav Mordechai avrebbe colpito “30 rampe di lancio di razzi, tunnel di contrabbando e eliminato due cellule di miliziani con armi di anti-aerea”. Durante le incursioni è stato ucciso il comandante dell’unità di artiglieria della Jihad islamica, Tamer Al Hemry.

Nel frattempo, il ministero della Sanità di Hamas ha fatto sapere che le operazioni militari avrebbero provocato la morte di 9 bambini. I piccoli sono stati uccisi in diversi attacchi: due sono morti durante un bombardamento stamane nel Nord della striscia, un bambino di 18 mesi, Eyad Abu Khousa, è rimasto ucciso in un raid sul campo profughi di al-Bureij, la quarta, una bambina di 9 anni, Tasneem Nahhal, ha perso la vita,
insieme al padre, in un altro campo profughi, quello di al-Shati. Il bilancio ufficioso sale così a 70 vittime e 460 feriti  dall’inizio dell’offensiva. Altri cinque bambini  morti sono stati estratti dalla macerie di una casa nel rione Nasser di Gaza. 

Intanto la diplomazia cerca di trovare una soluzione. Negoziati per un cessate il fuoco a Gaza sono tuttora in corso.  «Ci sono serie trattative per una tregua ed è possibile arrivare a un’intesa oggi o domani», ha spiegato una fonte palestinese. Fonti della sicurezza dal Cairo hanno confermato che «l’Egitto ha proseguito nei contatti con tute le parti per arrivare a una tregua il prima possibile». «Sono già state raggiunte importanti intese», ha proseguito, «dobbiamo spingerci un pò oltre per completare l’accordo per il cessate il fuoco, ottenere stabilità e sicurezza e garantire che tutto questo non si ripeta». Al Cairo sono in corso negoziati a cui partecipa il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, e il capo della Jihad islamica, Ramadan Shallah.

Tuttavia il premier Benyamin Netanyahu vuole maggiori sicurezze per un eventuale cessate il fuoco: “Il nostro è un governo responsabile, e la nostra prima responsabilità è di garantire
la sicurezza dei nostri cittadini” ha detto. “Stiamo infliggendo a Hamas un duro prezzo. ‘Zahal’ (forze armate, ndr) ha colpito 1.000 obiettivi terroristici, e continua in questi momenti nelle
proprie attività. ‘Zahal’ è pronto per estendere le operazioni in maniera significativa”.

All’alba è ripreso anche il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele. Le sirene d’allarme sono risuonate a Tel Aviv e poco dopo un razzo è stato intercettato e distrutto dal sistema antimissile Iron Dome, hanno riferito testimoni. Un’auto investita dai detriti ha preso fuoco.
Un altro razzo ha centrato un condominio di Ashkelon, città costiera del sud di Israele, trapassandolo dal quarto fino al secondo piano e ferendo due persone. Altre cinque persone sono state ricoverate in stato di choc. Altri tre razzi lanciati sui quartieri residenziali di Ashkelon sono stati intercettati da Iron Dome.
Secondo fonti israeliane sarebbero più di 460 i razzi lanciati da Gaza verso Israele, 33 dei quali sono caduti in zone abitate. Il sistema Iron Dome (Cuopla di fero) ne ha abbattuti 243, ovvero l’88%.

 

Intanto continuano i contatti tra il presidente della co-mai ed Amsi Foad Aodi con i medici ed i rappresentanti della Mezza Luna Rossa palestinese a Gaza dove anche’ oggi hanno ribadito che la situazione sanitaria ed umanitaria e’ molto grave . Inoltre hanno riferito che finalmente i famraci proveniente dalla cisgiordania e che comprendono 160 tipi di medicinali tra quelli emergenza ,di ematologia, antibiotici ed anestetici sono arrivati agli ospedali di Gaza che da giorni erano in attesa di permessi per passare i  confini.

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