Egitto. Referendum. Aperti i seggi, l’opposizione denuncia subito brogli

Il CAIRO – “Tentano di manipolare i risultati del referendum”. E’ questa l’accusa che il Fronte di salvezza nazionale sta muovendo nei confronti dei Fratelli Musulmani.

Per l’opposizione egiziana, il movimento del presidente Mohamed Morsi starebbe compiendo irregolarità e violazioni per orientare illegalmente il voto. Per questo motivo, il Fronte ha espresso attraverso una nota, “profonda preoccupazione” per ciò che sta accadendo in queste ore. L’opposizione, tuttavia, non ha accennato in alcun modo alla volontà di boicottare il referendum così come minacciato giorni addietro nel caso di sopraggiunte irregolarità. In un altro comunicato, il Fronte ha addirittura diffuso una lunga lista di brogli che sarebbero stati addirittura accertati dai suoi osservatori ai seggi. Presenza di urne non sigillate, pressioni sugli elettori perché votino ‘no’ esercitate dagli attivisti dei Fratelli Musulmani, mancanza di giudici a verificare la correttezza delle operazioni e chiusura anticipata di qualche seggio. Queste, in sostanza, le accuse mosse dal Fronte. Al Cairo, inoltre, secondo l’opposizione egiziana, un giudice avrebbe anche impedito a un cristiano di votare. Seggi aperti da stamattina al Cairo, ad Alessandria e in altre otto province. Sabato prossimo la seconda fase del voto quando saranno chiamati alle urne i cittadini delle restanti province. Il popolo egiziano è chiamato ad esprimersi in ordine alla bozza della nuova Costituzione, approvata da un’Assemblea dominata dai Fratelli Musulmani e dai salafiti. Una bozza aspramente contestata dall’opposizione. A causa dell’altissimo numero di egiziani, che dalle prime ore del mattino si sono recati ai seggi, la Suprema Commissione Elettorale ha deciso di estendere le operazioni di voto fino alle ore 21 locali. Le 20 italiane. Gli egiziani che risiedono all’estero potranno esprimere il loro voto fino a lunedì sera. Imponente il dispiego di militari. Ben 120mila uomini messi in campo dal governo per garantire la sicurezza in caso di scontri. Molto temuti alla vigilia del voto dopo i tafferugli esplosi ad Alessandria fra i sostenitori e gli oppositori del presidente Morsi. Tumulti a seguito dei quali sono rimaste ferite 15 persone.  La costruzione del “nuovo Egitto” – questo il senso della bozza sulla quale la popolazione è chiamata ad esprimersi – rischia di far precipitare il paese in un nuovo violento disordine sociale. Un nuovo appello a votare ‘no’ al referendum è arrivato da Mohamed ElBaradei, ex direttore generale Aiea e leader del partito di opposizione Fronte di salvezza nazionale. “Ogni egiziano, uomo e donna, ascolti la voce della ragione e della coscienza e dica no per salvare l’Egitto e sostenere la Nazione”. Questi i 130 caratteri digitati su Twitter da ElBarnadei che ha ammonito il governo perché qualora venisse approvata la bozza verrebbe violata la libertà dei cittadini col forte rischio di alimentare quei focolai di rivolta pronti ad esplodere. Per la cronaca,  Morsi ha votato nel quartiere di Heliopolis al Cairo. I risultati finali del voto si sapranno solo dopo che avranno votato anche gli egiziani delle restanti province. A prescindere dall’esito, sarebbe auspicabile poterli commentare senza per forza relegarli sullo sfondo perché sovrastati da una eventuale e temuta nuova polveriera.

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