Pakistan. Sharif confermato premier per la terza volta

ISLAMABAD – Nawaz Sharif è per la terza volta il nuovo primo ministro del Pakistan. Questo l’esito delle sanguinose elezioni dello scorso 11 maggio. Tra agguati e omicidi di candidati politici, l’ex premier si è confermato al potere del Paese asiatico. In molti reputano questa riconferma un passaggio fondamentale per le transizione verso la democrazia del Pakistan. Finora tutti i passaggi di potere erano avvenuti in modo golpistico. Uno dei quali subito dallo stesso premier.

Sharif, 63 anni, portato al potere dalla larga vittoria del suo partito della Lega musulmana (Pml-n) era stato già premier dal 1990 al 1993 e dal 1997 al 1999, anno in cui fu deposto dal colpo di Stato del generale Pervez Musharraf.
Sharif, che compiuto il rito del giuramento attende ora il passaggio successivo dell’approvazione dell’Esecutivo, che avverrà oggi, per mano dell’Assemblea nazionale, che voterà oggi la fiducia. Durante il primo discorso davanti all’Assemblea nazionale, il neo premier ha posto l’attenzione, chiedendo la fine dei raid dei droni americani, per rispetto alla “sovranità e indipendenza” del Pakistan. “Questa campagna deve finire”, le parole di Sharif, parlando a proposito degli attacchi contro i talebani nella zona nord-ovest del paese.

Tra le emergenze che Sharif dovrà fronteggiare nei primi 100 giorni di governo c’è: la crisi energetica, l’economia in recessione, l’inflazione alle stelle, il terrorismo islamico e le violenze confessionali ed infine l’intolleranza stratificata a vari livelli nella società. Soprattutto tra i più giovani.

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