Portogallo. Il presidente Cavaco Silva chiede governo di larghe intese

LISBONA – Data l’aggravarsi della situazione politica il presidente portoghese Anibal Cavaco Silva ha chiesto la grande coalizione tra i partiti attualmente al governo e l’opposizione socialista, in modo da portare il Paese il prossimo giugno 2014 fuori dagli attuali programmi di aiuti internazionali e poi andare a nuove elezioni.

“L’impegno – queste le parole di Cavaco Silva durante un intervento televisivo – richiede la presenza dei tre partiti, i quali hanno tutti siglato il piano di salvataggio, essi devono appoggiare le misure che consentiranno al Portogallo di tornare sui mercati all’inizio del 2014 e per completare l’aggiustamento di programma”. “Io – ha aggiunto – metterò la firma in appoggio a questo accordo, che in questa fase rappresenta un impegno alla salvezza nazionale”.

Non sono mancati elementi simbolici all’interno del discorso. La richiesta è girata attorno al tema dell’”impegno patriottico” ed “esecutivo di salvezza nazionale” finalizzata alla stabilità del Paese, dopo la recente crisi di governo che ha portato alle dimissioni del ministro dell’economia e degli esteri. In particolare i dubbi del presidente portoghese sono sul fatto che nessuno dei partiti tradizionali è in grado di governare da solo, e di portare quindi fuori dalla crisi i lusitani, oramai al quinto anno di recessione.

In caso di mancato accordo, ha assicurato Cavaco Silva, verranno trovate altre soluzioni. Mentre gli esperti parlano di “bomba ad orologeria” per quanto concerne l’idea di elezioni anticipate come risoluzone alla crisi politica attuale. A dar manforte a Cavaco Silva è arrivata  Marina Costa Lobo, stimata scienziata politica dell’Università di Lisbona, che ha parlato della necessità che i partiti tradizionali “escano dalla loro zona di comfort”.

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