Siria. Kerry, abbiamo le prove. Assad come Hitler. Palin, ci pensi Allah

WASHINGTON –  Gli Stati Uniti hanno le prove dell’uso di gas sarin nelle armi chimiche dell’atacco del 21 agosto. Lo ha affermato il segretario di Stato John Kerry i un’intervista alla Cnn spiegando che i test sono risultati positivi.

Kerry ha fatto riferimento a nuove prove di laboratorio, consegnate nelle ultime 24 ore, effettuate su capelli e sangue delle vittime che sono risultati positivi al gas sarin. «Ogni giorno che passa  questo caso diventa più impressionante». Kerry ha parlato alla trasmissione di Cnn «State of the Unione» e a «Meet the Press» di Nbc. «Non credo che i miei ex colleghi del Senato e della Camera . Ha aggiunto Kerry – gireranno le spalle ai nostri interessi, alla credibilità del nostro paese e alla proibizione delle armi chimiche». Il presidente siriano Bashar al Assad «si unisce alla lista di Adolf Hitler e di Saddam Hussein», ha infine detto il segretario di Stato spiegando che, nell’uccidere la propria gente con le armi chimiche «il caso è lo stesso».
Il segretario Usa si è detto comunque fiducioso che il Congresso «farà la cosa giusta» nel suo voto sull’eventuale intervento miitare in Siria. Kerry ha parlato in interviste a Cnn e a Nbc.

Intanto fa il giro del web la provocazione lanciata dalla repubblicana Sarah Palin nel dibattito per un possibile intervento militare americano in Siria: «Lasciamo che ci pensi Allah», ha scritto l’ex governatore dell’Alaska ed ex candidata alla vicepresidenza Usa sul suo profilo Facebook. In un post la Palin ha isservato che nel conflitto siriano «estremisti islamici sono contro un regime autoritario, con entrambe le parti che si gridano l’una contro l’altra: ‘Allah Akhbar’ (Allah è grande). E allora che ci pensi Allah».  L’esponente repubblicana ha ironizzato su Barack Obama, un «premio Nobel per la pace» che adesso «ha bisogno di ottenere l’approvazione del Congresso prima di portarci in guerra». Si tratta, ha osservato, delle «stesse guerre» lanciate a suo tempo da George W. Bush «a cui Obama ha veementemente detto di opporsi perchè mancavano le prove che fossero in gioco gli interessi vitali dell’America».

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