Consiglio Ue approva le sanzioni contro Gheddafi

BRUXELLES – Il Consiglio Ue approva la risoluzione Onu 1970 e una serie di sanzioni complementari nei confronti del rais Gheddafi e della sua famiglia tra cui il congelamento dei beni e il blocco dei visti. L’Ue inoltre impone il bando al rifornimento di armi e munizioni e qualunque altro equipaggiamento che possa essere utilizzato per la repressione dei civili. Sono circa 25 le persone sulla lista colpite da blocco dei beni e dei visti. E’ quanto ha annunciato la presidenza ungherese di turno dell’Ue al termine del Consiglio Ue energia a Bruxelles.

“Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato oggi una decisione che mette in atto la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla Libia del 26 febbraio n. 1970 e che impone ulteriori misure restrittive contro i responsabili della violenta repressione sulla popolazione civile”, si legge nel documento approvato a Bruxelles nel corso del Consiglio energia. “In linea con la decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il Consiglio Ue ha messo la bandola fornitura di armi, munizioni e materiale collegato. In aggiunta alle misure Onu, il Consiglio ha anche proibito il commercio con la Libia relativo a materiale che può essere usato per la repressione interna”, continua il testo Ue. Bruxelles ha quindi dato l’ok alle sanzioni Onu che prevedono il congelamento dei beni per Gheddafi e 5 membri della sua famiglia, e il blocco dei visti per 16 persone incluso il rais e altri membri della sua famiglia responsabili delle violenze. L’Ue “ha anche adottato come misure autonome il blocco dei visti per altre 10 persone e il congelamente dei beni per 20 ulteriori individui responsabili della violenta repressione sulla popolazione civile”, si afferma nella decisione Ue. Incluso il rais, in totale sono quindi 26 le persone ad essere coinvolte dal congelamento dei beni e dal blocco dei visti Ue. La decisione presa oggi, avverte Bruxelles, “sarà tenuta sotto revisione costante e sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue nei prossimi giorni”, quando le sanzioni entreranno così effettivamente in vigore.

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