Putin trasmette al Parlamento la richiesta di annessione della Crimea

ULTIMORA – Il presidente russo Vladimir Putin ha informato in via ufficiale il parlamento e il governo della richiesta presentata dalla Crimea di aderire alla Russia, primo passo legislativo richiesto per annettere la penisola ucraina alla Federazione russa. Stando a quanto riferito dal Cremlino, Putin ha informato le due camere del parlamento e il governo, così come previsto dalla Costituzione. 

 

ROMA – L’assemblea regionale (il Parlamento) della Crimea ha dichiarato l’indipendenza dall’Ucraina e fatto richiesta di adesione alla Russia, aggiungendo che tutti i beni dello Stato ucraino saranno nazionalizzati. «La Repubblica di Crimea fa appello alle Nazioni Unite e a tutti i Paesi del mondo a riconoscerci come stato indipendente», si legge inoltre nel documento approvato dall’assemblea, il giorno dopo quello in cui la penisola ha votato in massa per l’annessione alla Russia. Per oggi è previsto l’arrivo a Mosca di una delegazione del Parlamento di Crimea che discuterà le procedure necessarie perchè la penisola sul Mar Nero entri a far parte della Federazione Russa.  

Il documento è stato adottato nel corso di una sessione straordinaria in cui si è deciso anche che la Crimea passerà al fuso orario di Mosca a partire dal 30 marzo, lasciando quello di Kiev.   Il ‘premier’ della Crimea, Serghei Aksyonov, ha annunciato di aver già ricevuto dalla Russia primi aiuti significativamente espressi in euro pari a 295 milioni.  Nel frattempo l’Ucraina come l’Unione Europeo osservano silenziosamente all’epilogo di questa crisi.   Nonostante le proteste del nuovo governo centrale ucraino infatti e della comunità internazionale, per i quali il referendum di ieri è stato illegittimo e non verrà perciò riconosciuto, la situazione sul campo è in mano alla Russia, che di fatto controlla militarmente il territorio della Crimea. 

Kiev, impotente di fronte alle mosse russe e dipendente dall’appoggio concreto – morale e finanziario, ma non militare, visto che l’opzione è stata esclusa sia dagli Stati Uniti che dall’Europa e dalla Nato – si trova nella difficile posizione di gestire una crisi nella quale può solo alzare la voce, ma non sedere veramente al tavolo delle trattative, tantomeno inciderne sugli sviluppi. Almeno per ora. 

Il Parlamento  russo dal canto suo accetterà l’annessione della Crimea «rapidamente e  responsabilmente». Lo ha detto lo speaker del Parlamento di  Mosca, Sergei Naryshkin il quale si è anche detto convinto  che Ucraina e Russia dovrebbero mantenere la loro partnership  nonostante le «difficoltà temporanee». Intanto domani sarà  in Parlamento il presidente russo Vladimir Putin proprio per  parlare del tema Ucraina. 

Intanto l’Unione europea ha adottato sanzioni contro 21 persone giudicate responsabili del braccio di ferro sulla Crimea e in particolare dell’annuncio della secessione della penisola dall’Ucraina. Lo ha annunciato via Twitter il ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius. Si tratta di restrizioni di viaggio, impossibilità di ottenere visti e congelamento dei beni di 21 dirigenti russi e ucraini, ha scritto Linkevicius da Bruxelles, dove sono riuniti i capi delle diplomazie dei Paesi Ue.

Usa contro Russia

Barack Obama ha annunciato che gli Usa sono pronti ad adottare nuove e più dure sanzioni (oltre a quelle già assunte oggi contro 11 personalità russe ed ucraine) contro la Russia se proseguirà nel suo piano di annettersi la Crimea e se Mosca continuerà ad «inteferire» in Ucraina e proseguirà con le sue provocazioni, «che non porteranno a nulla». Resta ancora aperta, ha detto il presidente americano, la sa strada ad una soluzione

diplomatica. 

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