Aereo malese: il dirottamento è avvenuto tramite un computer

ROMA – Emergono nuovi scenari riguardo il volo della Malesia Airlines che 10 giorni fa ha fatto perdere le proprie tracce. Il cambio di rotta decisivo avvenuto tra la Malesia e il Vietnam infatti non è avvenuto manualmente, ma bensì tramite una modifica sulle coordinate di volo del Boeing al bordo del quale viaggiavano 239 passeggeri.

A rivelare i particolari dell’inchiesta ci hanno pensato fonti vicine al New York Times, che ha così messo in luce un aspetto fondamentale: il dirottamento è stato effettuato da persone capaci, che hanno dimestichezza ed esperienza tali da arrivare a modificare (o impostare fin dall’inizio, è ancora da chiarire) un piano di volo per renderlo congeniale ai propri scopi. Inevitabilmente tutto ciò ha fatto balzare in cima alla lista dei sospettati il pilota Zaharie Ahmad Shah e il suo copilota Fariq Abdul Hamid. Ci sono anche altre prove che sembrano suffragare questa ipotesi, come il messaggio registrato “Tutto bene, buonanotte” che Hamid ha trasmesso 12 minuti dopo lo spegnimento della trasmissione dati. Anche le simpatie del pilota per il leader dell’opposizione malesiana Anwar Ibrahim condannato a 5 anni di reclusione con l’accusa di sodomia il giorno stesso della partenza del velivolo. Ma l’intelligence statunitense nutre anche sospetti riguardo una presunta vendita del boeing a dei terroristi afghani residenti nel Pakistan. Anche la Cina intanto ha iniziato le ricerche del velivolo sul proprio suolo, mentre i familiari dei passeggeri cinesi premono sulla compagnia aerea affinché faccia chiarezza sul destino del proprio aereo e minacciano persino di iniziare lo sciopero della fame se non avranno notizie in tempi brevi dalle autorita dello stato malese.

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