Coree. Duello di artiglieria al confine

SEUL – Duello di artiglierie tra Corea del Nord e del Sud lungo la frontiera marittima in contestazione tra i due Paesi: secondo quanto riferito da fonti dello stato maggiore interforze di Seul, nel corso di un’esercitazione i militari nord-coreani avrebbero sparato alcuni proietti finiti nelle acque territoriali del Sud, le cui forze avrebbero risposto immediatamente al fuoco.

Non è chiaro se una o ambedue le parti abbiano mirato a obiettivi specifici ma, a titolo precauzionale, le autorità sud-coreane hanno disposto la parziale evacuazione dell’isola di Baengnyeong, geograficamente situata al di là del confine teorico, i cui abitanti sono stati fatti scendere nei rifugi. 

La Corea del nord ha sparato 500 colpi d’artiglieria in un’esercitazione con munizioni vere nel Mar Giallo, un centinaio dei quali sono piovuti nelle acque territoriali sudcoreane, al di là del contestato confine marittimo tra i due Paesi. Lo ha denunciato il portavoce del ministero della Difesa di Seul, Kim Min-Seok, dopo che le manovre di Pyongyang protrattesi per tre ore avevano provocato la risposta della Corea del Sud che ha sparato verso le acque nordcoreane. Non si ha notizia di vittime o danni. Seul ha immediatamente deciso l’evacuazione d’urgenza di Baengnyeong e di altre isole al confine con il Nord. In precedenza Pyongyang aveva istituito un divieto di sorvolo e di navigazione in un’ampia area del mar Giallo, lasciando presagire che erano imminenti test balistici.  Seul ha chiesto l’evacuazione degli abitanti dell’isola di controllata dal Sud. Un portavoce del Ministero della Difesa di Seul ha parlato di «intenzioni ostili» da parte del Nord, che potrebbero «creare una situazione di crisi nella penisola coreana, alzando il livello della tensione». 

L’esercitazione nordcoreana segue di 24 ore l’annuncio del Nord di avere in programma un «nuovo per Pyongyang, dopo quelli condotti nel 2006, nel 2009 e nel febbraio dello scorso anno, il primo sotto l’attuale presidente, Kim Jong-un. Il governo sudcoreano no ha però riscontrato segnali di un imminente test nucleare.  La tensione tra le due Coree si è riaccesa nelle scorse settimane,dopo una serie di esercitazioni missilistiche di Pyongyang. Mercoledì, il Nord aveva lanciato due missili balistici a medio raggio, in violazione alle risoluzioni dell’Onu che vietano al regime retto da Kim Jong-un l’uso di missili balistici. Le Nazioni Unite hanno condannato il test nucleare, definito invece da Pyongyang come «normale pratica militare». Nei giorni precedenti Pyongyang aveva condotto diversi test con missili a corto raggio. Il test di mercoledì scorso cadeva in contemporanea al vertice tra il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, la presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, e il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, in cui i tre leader hanno discusso della minaccia nucleare rappresentata da Pyongyang.

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