Ucraina. Blitz di Kiev, morti e feriti. Ultimatum degli Usa

Kiev mobilita la Guardia nazionale

KIEV – Si parla di diversi morti, almeno 3, e di feriti nell’operazione antiterrorismo sferrata stamane da Kiev  nelle regioni orientali russofone del Paese. Un vero e proprio blitz del corpo speciale militare che aveva l’obiettivo di allentare la spinta separatista verso Mosca.

Tra i morti a Slaviansk, ci sarebbe anche un ufficiale delle forze di sicurezza, mentre dalla parte dei separatisti si parla  ancora di un numero imprecisato di feriti e morti. Nella provincia di Donetsk, uomini armati già da sabato avevano occupato la sede della Procura, dopo aver preso possesso del palazzo del Governo e del Commissariato.  

Insomma la situazione continua ad aggravarsi ulteriormente. Infatti, il governo ucraino ha deciso non solo di utilizzare la polizia o le forze speciali nel tentativo di riconquistare le città delle regioni orientali e russofone, bensì anche un battaglione della Guardia Nazionale  e da marted’ sarà schierato nella regione di Izyum-Slavyansk. Lo ha annunciato il vice ministro dell’Interno Mykola Velichkovych. L’unità è composta di membri delle forze di autodifesa di piazza Maidan a Kiev (le forze filo-eruopee di cui facevano parte anche estremisti della formazioni di estrema destra «Praviy Sektor») e 350 riservisti della Guardia Nazionale. La mobilitazione è stata annunciata stamane ed le truppe stanno convergendo al punto di riunione per ricevere istruzioni e armi. 

Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha avvertito il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che se Mosca «non prenderà misure per ridurre la tensione non ritirerà le sue truppe dal confine» dovrà affrontare «ulteriori conseguenze». Il monito è stato lanciato in una telefonata di cui ha dato notizia il

Dipartimento di Stato Usa. Kerry ha espresso «profonda preoccupazione» per il fatto che gli attacchi dei miliziani filo-russi nell’est appaiono «orchestrati» visto che sono stati condotti «con armi russe e indossando le stesse uniformi usate dalle forze russe che hanno invaso la Crimea». Anche la Francia allineata con gli americani ha chiesto La Francia ha chiesto nuove sanzioni contro la Russia nel caso la situazione dovesse precipitare in Ucraina. «È chiaro che dovremo dichiararci a favore di nuove sanzioni nel caso di un’escalation militare», ha avvertito il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Jean-Marie Le Guen, in una dichiarazione rilanciata dai media francesi. 

L’ escalation però non sembra diminuire. Anzi, in un’altra città della provincia, Mariupol, miliziani filo-russi hanno occupato il municipio. L’assalto, di cui ha dato notizia il sito ucraino 0629, ha fatto seguito a una manifestazione nella città di mezzo milione di abitanti in cui un migliaio di manifestanti avevano espresso sostegno per la creazione della «repubblica di Donetsk», indipendente da Kiev.  Il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, ha riferito che a Slaviansk un agente delle forze speciali Sbu (i servizi di sicurezza ucraini) è stato ucciso e altri cinque sono rimasti feriti, tra cui il comandante locale. Tra le vittime anche «un numero imprecisato» di separatisti filo-russi. Secondo l’agenzia russa Ria-Novosti un civile è rimasto ucciso e altri due feriti nell’assalto delle forze ucraine.  Fonte dell’amministrazione di Donetsk hanno riferito di un terzo morto che si è registrato tra Slaviansk e il villaggio di Artemivsk, lungo la strada per Donetsk, dove si fronteggiano militari ucraini e separatisti filo-russi.

I reparti speciali ucraini hanno tentato di riprendere il controllo del quartier generale della polizia, ma sono stati respinti dal fuoco dei filo-russi, ha riferito Avakov. «I separatisti hanno cominciato a proteggersi con scudi umani», ha aggiunto il ministro. Il riferimento potrebbe essere alle donne che hanno sfidato il freddo e la leggera pioggia per schierarsi davanti alla sede della polizia, al fine di impedire un eventuale assalto. La povera città mineraria di 100.000 abitanti è sorvolata dagli elicotteri e testimoni hanno visto levarsi una densa colonna di fumo.

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