TEL AVIV – L’esercito israeliano è pronto a un’offensiva via terra sulla Striscia di Gaza. L’annuncio arriva al termine del vertice sulla sicurezza del governo di Benijamin Netanyahu e mentre proseguono i raid su Gaza City, ridotta ormai a una città fantasma, con uffici deserti e strade vuote. Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi nel corso dell’ultimo attacco aereo, sono le prime vittime dell’operazione ‘margine di protezione’.
Intanto continuano i raid aerei israeliani su gaza city. Benjamin Netanyahu ha chiesto all’esercito di «toglietersi i guanti»: «Hamas ha scelto l’escalation e pagherà un prezzo altissimo», ha dichiarato il premier israeliano preannunciando l’imminente lancio di una nuova offensiva di terra sulla Striscia a Gaza, la prima dal 2012.
L’aeronautica israeliana ha moltiplicato i raid aerei, almeno 90, sull’enclave costiera (da cui nelle ultime 24 ore sono stati lanciati oltre 100 razzi senza causare vittime). La conta provvisoria dei morti, secondo fonti palestinesi, è di almeno 14 morti, tra cui due bambini, e quasi cento feriti. Hamas ha fatto sapere che ora «tutti gli israeliani sono legittimi obietivi» delle centinaia di razzi lanciati dal nord della Striscia.