Gaza. La tregua regge con difficoltà. Qatar e Turchia, cessare il fuoco. IL VIDEO

 

GAZA – Israele e Hamas hanno accettato una tregua di cinque ore per ragioni umanitarie. Il cessate il fuoco era iniziato alle 10 locali, le 9 in Italia e finirà alle 15. La pausa tuttavia è iniziata con degli episodi che hanno fatto pensare l’esatto contrario. 

Primo tra tutti il tentativo di alcuni uomini di hamas di raggiungere il territorio israeliano attraverso un tunnel, successivamente neutralizzati dall’esercito di Tel Aviv. Poi i colpi sparati da un blindato israeliano, poco prima  dell’inizio della tregua,  che hanno colpito una casa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo tre palestinesi, come riferiscono fonti sanitarie palestinesi. E infine i 3 razzi palestinesi  lanciati con un mortaio da Gaza verso il sud di Israele che hanno di fatto sancito l’annullamento  della tregua.  Solo più tardi è arrivato il cessate al fuoco, dopo 9 giorni di braccio di ferro tra i due Paesi rivali.  Il ministero dell’Interno di Hamas ha consigliato ai residenti della Striscia di Gaza di usare una dose addizionale di cautela durante le cinque ore di ‘finestra umanitarià. Anche l’esercito israeliano ha voluto dare le sue raccomandazioni, dicendo ai residenti di utilizzare le cinque ore per ammassare cibo e medicine. Nel frattempo anche   Qatar e Turchia, oltre all’Egitto, si stanno mobilitando per favorire l’imposizione di un cessate il fuoco definitivo. Secondo quanto riferito da fonti turche al quotidiano «Asharq al Awsat», l’incontro di ieri tra l’emiro qatariota Tamim bin Hamad al Thani e il premier turco Recep Tayyip Erdogan sarebbe stato finalizzato proprio a ideare una nuova iniziativa per favorire la tregua tra Hamas e Israele dopo il fallimento della proposta avanzata due giorni fa dall’Egitto. L’iniziativa turco-qatariota, riferiscono le fonti, sarebbe vista da Hamas con maggior favore rispetto a quella egiziana. Nel corso dell’incontro di ieri, Erdogan e Tamim avrebbero convenuto sul fatto che la proposta di cessate il fuoco presentata dal Cairo «non andava al nocciolo della questione».

 

Condividi sui social

Articoli correlati