Siria. Al Qaida minaccia l’Europa. Distrutto impianto gas controllato da Isis

Il gruppo terroristico lancia un messaggio su internet all’occidente: “Pagherete a casa vostra”

DAMASCO –  Il braccio siriano di al-Qaida fa la sua comparsa e in un messaggio audio diffuso via internet minaccia di rappresaglie le popolazioni dei paesi occidentali alleati con Washington. È la prima volta che il capo di al-Nusra, Abu Mohammad al-Joulani, si esprime pubblicamente dopo l’inizio dei bombardamenti contro le postazioni dello Stato Islamico in Siria, invitando i «popoli di America e d’Europa» ad opporsi ai loro governi e ha evocato la minaccia di esportare la guerra «a casa loro». 

«I vostri leader non pagheranno da soli il prezzo della guerra, anche voi pagherete caro», ha avvertito al-Joulani.  E poi: «Che cosa avrete mai guadagnato dalla vostra guerra contro i musulmani e i jihadisti, se non la tragedia e il dolore che sono piombati sui vostri paesi e sui vostri figli?», chiede Abu Mohammad al-Joulani, in riferimento ai soldati occidentali caduti in Iraq e Afghanistan e ai civili morti negli attentati dell’11 settembre. 

Gli Stati Uniti e i paesi alleati nella guerra contro lo Stato islamico hanno bombardato anche le basi di al-Nusra e quelle di Khorasan, un altro gruppo armato islamico legato ad al-Qaida. Intanto l’offensiva degli Usa e degli alleati continua sul territorio siriano. La coalizione guidata da Washington ha colpito nella notte fra domenica e lunedì un complesso per l’estrazione del gas controllato dai jihadisti dell’Isis.  Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti dell’Uomo, le forze internazionali hanno attaccato per la prima volta un impianto di questo genere, ricco di idrocarburi, situato nell’Est della Siria, nella provincia di Deir Ezzor, al confine iracheno. L’impianto Coneco, che si trova «sotto il controllo dello Stato islamico» è il più grande della Siria, ha dichiarato Rami Abdel Rahman, respondabile dell’ong.

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