Iraq: bomba a Baghdad, 115 morti. L’Isis rivendica

BAGHDAD – E’ di 115 morti, tra cui decine di bambini, e almeno 70 feriti il bilancio dell’attentato suicida di venerdi’ notte rivendicato dall’Isis in una citta’ a prevalenza sciita a nord di Baghdad. L’attentato, eseguito da un kamikaze alla guida di un furgone imbottito con tre tonnellate di esplosivo, ha insanguinato un mercato affollato per la festa dell’Eid al-Fitr che celebra la fine del Ramadan.

Nel mirino e’ finita la cittadina di Khan Bani Saad, 30 chilometri a nord-est di Baghdad. L’attentato, uno dei piu’ gravi da quando l’Isis ha conquistate vaste zone del Paese, ha fatto crollare diversi edifici, schiacciando sotto le macerie intere famiglie che stavano festeggiando l’Eid, e ha lasciato un cratere largo cinque metri e profondo due. Il gruppo jihadista ha fatto sapere su Twitter che il kamikaze ha preso di mira membri del movimento sciita Hashed al Shaabi, organizzazione a cui appartengono gran parte dei miliziani della Mobilitazione popolare sciita che combattono in questi mesi al fianco dell’esercito iracheno contro i guerriglieri islamisti. Una folla sconvolta si e’ riversata in strada e ha spaccato i finestrini delle auto in sosta per sfogare la rabbia. Si teme che il bilancio possa essere ancora piu’ pesante, perche’ potrebbero esserci altri corpi sotto le macerie. Il governo di Diyala, una provincia mista di sciiti e sunniti gia’ finita nel mirino jihadista, ha proclamato tre giorni di lutto e ha ordinato la chiusura di tutti i parchi fino al termine della festivita’ per motivi di sicurezza. La provincia di Diyala e’ra stata dichiarata “libera dallo Stato islamico” lo scorso gennaio. Tuttavia, dopo alcuni mesi di calma sono ripresi sabotaggi, attacchi suicidi e omicidi organizzati dai terroristi, spesso infiltrati all’interno della popolazione locale.

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