Papa a Philadelphia. Un’accoglienza senza precedenti

PHILADELPHIA – Terza e ultima tappa quella del Papa negli Stati Uniti. Bergoglio è infatti giunto a Philadelphia accolto da una folla di gente osannante. Un’accoglienza che non ha precedenti nelle altre visite di pontefici negli Stati Uniti. 

Questa mattina partendo da New York alla volta di Philadelphia, Papa Francesco ha rischiato di inciampare, un po’ per  il forte vento, un po’per la sciatica che lo affligge da tempo.  Le immagini mostrano infatti la fatica nell’affrontare gli ultimi scalini quando il Papa sembra anche rischiare di inciampare, sotto lo sguardo preoccupato del capitano dell’aereo e di un fotografo che lo attendevano in cima. Una volta in cima, però, si e’ girato per salutare col solito sorriso. 

Giunto a Philadelphia Francesco è salito sulla ormai celebre 500L usata per gli spostamenti negli Usa ma, vedendo dietro le transenne un gruppo di ragazzi disabili che lo salutavano, è immediatamente sceso dalla vettura ed è andato a salutarli. Successivamente ha fatto il suo ingresso nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, dove alle ore 10:30 (16:30 in Italia), ha presieduto la celebrazione eucaristica con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose della Pennsylvania. Nell’omelia, il Pontefice ha espresso la sua ammirazione per l’imponenza e ricchezza artistica e storica dell’edificio sacro, dedicato ai Santi Pietro e Paolo, per poi aggiungere però: “la storia della Chiesa in questa città e in questo Stato è in realtà una storia che non comprende solo la costruzione di mura, ma anche il loro abbattimento”. 

“Si vede – ha detto Francesco – nello sforzo di tutti quei sacerdoti, religiosi e laici che, con dedizione, per piu’ di due secoli, si sono occupati delle necessita’ spirituali dei poveri, degli immigrati, dei malati e dei carcerati. E si vede nelle centinaia di scuole in cui fratelli e sorelle religiosi hanno insegnato ai bambini a leggere e scrivere, ad amare Dio e il prossimo”.”Tutto questo – ha concluso Francesco rivolto ai consacrati della Pennsylvania – è una grande eredità che voi avete ricevuto, e che siete chiamati ad arricchire e trasmettere”.

Nell’omelia, pronunciata in spagnolo, Francesco si è anche soffermato sull’importanza per il futuro della Chiesa della collaborazione tra laici e cattolici, ma non solo, anche sull’importanza del ruolo attivo delle donne.“”La nostra sfida – ha detto a  oggi è costruire su quelle basi solide e far crescere un senso di collaborazione e di responsabilità condivisa nella programmazione del futuro delle nostre parrocchie e istituzioni”. In modo particolare, ha aggiunto, “significa stimare l’immenso contributo che le donne, laiche e religiose, hanno dato e continuano a dare alla vita delle nostre comunità”.

Questa sera, Frencesco, dopo un giro tra i fedeli in papamobile all’Independence National historical Park intorno alle 16 (le 22 a Roma) e la benedizione della Bibla Catolica para la familia y para el joven e la cruz de los encuentros, bibbia e croce che vengono portati in giro per gli Stati Uniti in vista dell’Encuentro nazionale che si svolgerà nel 2017, avrà un “incontro per la libertà religiosa” con la comunità ispanica e altri immigrati, alle 16:30 (22:30 Italiane) nell’Independence Mall.

Nella notte italiana, con inizio all’1.30 di domenica (le 19.30 di sabato a Filadelfia), il Papa sarà invece alla grande festa delle Famiglie – con star come Aretha Franklin e Andrea Bocelli tra gli ospiti – e alla veglia di preghiera al Benjamin Franklin Parkway. Domani, sempre a Filadelfia, Francesco chiuderà l’Incontro mondiale delle famiglie 2015, prima di ripartire per Roma.

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