Incidente Metrojet, sospesi tutti i voli. Stasera rientro vittime in patria

IL CAIRO – La commissione d’indagine russa in relazione all’incidente aereo di ieri, alla compagnia aerea russa Metrojet, ha parlato di distruzione avvenuta in cielo, anche se ovviamente è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni.

Dunque sembrerebbe che l’aereo si sia letteralmente spezzato in volo per un probabile guasto tecnico. Quindi anche se l’abbattimento dell’aereo è stato rivendicato dallo Stato Islamico,  sia le autorità russe che quelle egiziane hanno finora escluso questa possibilità, ribadendo l’ipotesi del guasto tecnico. I resti dell’airbus A321 sono dispersi su una superficie di 20 chilometri nella penisola egiziana del Sinai. Attualmente la commissione composta esperti egiziani, russi e francesi sta esaminando le scatole nere del volo.

Dopo la rivendicazione dei miliziani dell’Isis, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi ha chiesto pazienza,  anticipando che l’inchiesta potrebbe durare mesi. “In casi del genere bisogna consentire agli specialisti di chiarire le cause dell’incidente, il che comporta una serie di complicati e prolungati studi tecnici, l’utilizzo di tecnologie avanzate e indagini che potrebbero durare mesi”, ha affermato durante un discorso televisivo. 

Nel frattempo sono stati sospesi tutti i voli della compagnia aerea russa Metrojet.

Per questa sera è invece previsto un primo volo con a bordo i corpi dei passeggeri russi rimasti uccisi nello schianto. Arriverà in serata a San Pietroburgo, da dove provengono la maggior parte delle vittime.  Lo riferisce la tv Rossia 24, che cita il comando operativo che si sta occupando dell’assistenza ai parenti e delle operazioni di soccorso.  “Si aspettava che il primo volo dal Cairo decollasse alle 9 di questa mattina (le 7 in Italia) ma c’è stato un ritardo e si prevede il suo arrivo a San Pietroburgo non prima di sera”, ha spiegato il corrispondente del canale russo, aggiungendo che l’aereo può trasportare circa 80 corpi. 

Un messaggio di cordoglio di è stato inviato da Papa Francesco al presidente russo Vladimir Putin. Il Pontefice ha espresso il suo dolore in un telegramma inviato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. “Avendo appreso con dolore del tragico schianto dell’aereo russo”, il  Papa esprime le sue “condoglianze a lei e al popolo russo” e offre le  sue “preghiere per tutte le vittime e per quanti piangono la loro  perdita”, esprimendo “vicinanza alla Nazione russa e a quanti sono  impegnati nelle operazioni di recupero”.

Condividi sui social

Articoli correlati