Bambini reclutati dai talebani per combattere

ROMA – I Talebani afghani hanno iniziato a reclutare bambini nella provincia del Badakhshan, nell’Afghanistan nordorientale, impartendo loro tecniche militari.

Lo riferisce un funzionario dell’amministrazione provinciale, Ahmad Javid Mujadadi, all’agenzia di stampa Pajhwok, spiegando che combatte il 70 per cento dei bambini che vivono nelle zone sotto il pieno controllo dei Talebani. Coloro che hanno un’età compresa tra i 12 e i 16 anni vengono usati come arma da guerra nei distretti di Warduj, Yamgan e Khastak nella provincia di Badakhshan, ha detto la fonte. I Talebani hanno preso il controllo del distretto di Warduj lo scorso ottobre e di quello di Yamgan a novembre 2015. 

 ”Con l’aiuto dei Talebani, i terroristi stranieri stanno reclutando bambini e li stanno usando come arma da guerra nelle zone sotto il loro controllo”, ha spiegato Mujadadi, affermando che le forze della sicurezza afghana devono riprendere il controllo di queste aree per mettere al riparo i bambini. Mohammad Amir, un abitante del villaggio di Paish nel distretto di Warduj, ha aggiunto che le famiglie stanno mandando i loro figli a unirsi ai Talebani per ragioni economiche. Sono circa trecento i bambini che si sono uniti volontariamente ai Talebani e che hanno imbracciato le armi, ha detto Amir. 

Un negoziante ha quindi riferito alla Pajhwok a condizione di anonimato che, da quando il distretto di Warduj è caduto nelle mani dei Talebani, la maggior parte dei negozi e delle attività commerciali ha smesso la propria attività. L’uomo ha confermato che la gente consente ai propri figli di unirsi ai militanti per far fronte alla povertà. Ai bambini reclutati, infatti, i Talebani corrispondono uno stipendio mensile. Il capo del distretto di Warjud, Dawlat Mohammad Khawar, afferma che i Talebani hanno armato il 40 per cento dei bambini nella valle di Warduj. ”E’ molto brutta la situazione a Warduj, circa 700 funzionari di governo hanno lasciato il distretto di Warduj per dirigersi a Baharak. Le famiglie dei funzionari di governo rimaste nelle zone cadute (in mano ai Talebani, ndr) stanno soffrendo restrizione economiche”, ha affermato. 

Il vice capo della polizia di Badakhshan, il colonnello Sakhi Dad Haidari, ha confermato che le famiglie stanno inviando volontariamente i propri figli ai Talebani, sostenendo che sono influenzate dalla propaganda dei militani. Ahmad Navid Wafa, membro della commissione regionale per i diritti umani, ha ricordato che reclutare bambini soldato va contro la Costituzione e il diritto internazionale. Né i militani, né le forze della sicurezza devono usare bambini soldato, ha sottolineato. Il capo della polizia provinciale Ghulam Sakhi Ghafori ha quindi promesso che presto prenderanno il via operazioni mirate alla riconquista dei distretti. Nelle zone controllate dai Talebani sono attivi anche circa trecento ribelli stranieri, soprattutto nella valle di Khastak nel distretto di Juram, hanno riferito fonti locali. Al momento i Talebani non hanno commentato le accuse mosse nei loro confronti circa il reclutamento di bambini, ma il loro ex leader Mullah Mohammad Omar aveva esplicitamente istruito i suoi militanti di non far combattere i bambini, né di usarli come armi di guerra.

Condividi sui social

Articoli correlati