Colpo di Stato in Turchia. L’esercito disarma la polizia

ISTANBUL – In Turchia è in corso un “tentativo” di colpo di stato. Lo ha detto alla tv turca il premier Binali Yıldırım  affermando che il suo governo non lo consentirà.

Il tentativo di golpe, ha riferito Yıldırım ai media turchi, sarebbe stato messo in atto da alcuni settori delle forze armate. A Istanbul i ponti sul Bosforo sono stati chiusi, mentre ad  Ankara sono stati avvertiti spari nelle strade. In entrambe le città  sono stati avvistati elicotteri e jet militari nei cieli. Secondo quanto riportano i media turchi, tutto il personale di sicurezza è stato richiamato in servizio.

Colpi di arma da fuoco sono stati avvertiti nelle strade di Ankara, mentre elicotteri e jet militari  sono stati avvistati sui cieli della capitale turca, mentre sarebbero stati chiusi i due ponti sul Bosforo a Istanbul.

Media locali, infatti, riferiscono di un’inusuale attivita’ militare ad Ankara e a Idtanbul. Mezzi blindati delle forze di sicurezza sono stati schierati su due ponti sul Bosforo chiusi al traffico civile mentre F-16 ed elicotteri dell’esercito turco sorvolano a bassa quota l’area.

Un elicottero d’attacco dell’esercito ha aperto il fuoco contro la sede dell’intelligence ad Ankara, riferisce il sito russo di informazione Sputnik. I militari stanno disarmando le foze di polizia sia ad Ankara che a Istanbul. La Cnn turca riferisce che i ponti sul Bosforo ad Istanbul sono chiusi in direzione dall’Anatolia verso l’Europa. La Polizia di Ankara ha richiamato in servizio tutti i suoi agenti. Non si ha notizie al momento di nuovi attentati. Il 28 giugno l’ultimo grande attentato contro l’aeroporto Ataturk di IStanbul in cui Isis uccise oltre 40 persone. Non e’ possibile escludere al momento, visto il movimento delle forze armate, l’ipotesi di un colpo di Stato. 

Nel frattempo i soldati dell’esercito turco starebbero  bloccando e perquisendo le pattuglie della polizia. E’ quanto  riferiscono i media locali, parlando anche di scontri a fuoco in strada tra membri dell’esercito e della polizia. Bloccati anche tutti i social network.

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