Usa 2016. Il Wall Street Journal contro Donal Trump

WASHINGTON – Anche la ‘Bibbia’ dell’economia Usa, il ‘Wall Street Journal’ prende posizione contro Donald Trump.

Il quotidiano conservatore di Rupert Murdoch ha consigliato al partito repubblicano (Grand Old Party) di abbandonare al suo destino fatale – a meno che non cambi rapidamente registro – il magnate (chissa’ poi quanto ricco visto che si rifiuta pervicacemente di rivelare la sua dichiarazione dei redditi, primo candidato a farlo da quando Nixon inizio’ a farlo nel 1973) e di concentrarsi invece sul mantenere il controllo del Congresso. La priorita’ del Gop deve essere quella di confermare e se possibile ampliare la maggioranza (54 seggi su 100) conquistata al Senato alle elezioni di Midterm del 2014 e quella ancora piu’ ampia alla Camera (247 su 435). Nel suo editoriale intitolato “E’ giunta l’ora della verita’ per Trump” il comitato dei ‘columnist’ del Wsj da’ tempo fino al Labor Day (il 5 settembre) a Trump per recuperare terreno. Se cio’ non avverra’ allora “il Gop non avra’ altra opzione che dare per persa la Casa Bianca e concentrarsi sulle elezioni al Senato (sono in palio 34 seggi su 100) e alla Camera (vengono rieletti tutti i 435 deputati)”.

Per il ‘Journal’ Trump “deve smetterla di dare la colpa a tutto il mondo” per come sta andando la sua campagna “e deve iniziare a comportarsi come qualcuno che aspira ad essere presidente o cedere la nomination a Mike Pence (il governatore dell’Indiana suo vice nel ticket presidenziale, ndr). L’editoriale non significa affatto che il Wsj avia deciso di appoggiare la rivale democratica. Significa solo che Wall Street (il cui cuore batte preferibilmente per il Gop ma soprattutto per il probabile vincitore) non ne puo’ piu’ delle uscite politicamente suicide di Trump. “Hillary Clinton – si legge nel testo – e’ la seconda candidata piu’ impopolare della storia dopo lo stesso Trump. Ma piuttosto che tentare di rassicurare i suoi elettori e di ripulire la sua immagine il (magnate) newyorchese ha trascorso le ultime tre settimane solo nel fornire ai suoi critici ulteriori elementi (negativi)”.

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