Esplosione a New York, 29 feriti. Trovato altro ordigno

La polizia  ha trovato un secondo ordigno, sempre nel quartiere americano di Chelsea. Si tratterebbe di una pentola a pressione con un cablaggio di colore scuro che fuoriesce dall’alto della pentola

NEW YORK – Un’esplosione di origine “intenzionale” in un quartiere di NewYork ha provocato almeno 29 feriti, facendo ripiombare la Grande Mela e gli Stati Uniti nell’incubo. Le autorità hanno tuttavia chiarito che in questa fase non ci sono prove di legami con il terrorismo,come ha sottolineato  il sindaco di New York, Bill De Blasio, nel corso di una conferenza stampa.

L’esplosione arriva quasi una settimana dopo le commemorazioni per il quindicesimo anniversario degli attentati dell’11 settembre, tra l’altro nello stesso giorno di un’altra esplosione nel vicino New Jersey. La deflagrazione è stata avvertita verso le 20.30 locali (le 2.30 di notte in Italia), sulla 23esima strada, tra la sesta e la settima nel quartiere di Chelsea, in un orario in cui i suoi numerosi bar e ristoranti sono molto frequentati. La Casa Bianca ha riferito che il presidente Barack Obama è costantemente informato dell’evolversi della situazione.

“In questa fase non c’è alcuna prova di legami terroristici per questo incidente”, ha sottolineato in un punto stampa sul posto il sindaco di NewYork, Bill de Blasio, chiarendo che si tratta di informazioni “preliminari”. Ha inoltre indicato che, “sulla base degli elementi disponibili in questa fase”, non ci sono “nemmeno legami con l’incidente nel New Jersey”. In precedenza infatti, un ordigno artigianale collocato in un bidone della spazzatura a Seaside Park, nel vicino stato del New Jersey, era esploso senza provocare feriti lungo il percorso di una gara organizzata per i Marines. Ordigno che era stato programmato per esplodere nel momento in cui centinaia di corridori sarebbero transitati vicino al bidone della spazzatura in questa prova di cinque chilometri. L’inizio è stato però ritardato e la deflagrazione non ha provocato feriti, ha precisato il portavoce del procuratore locale, Al Della Fave. I due incidenti hanno fatto ripiombare gli Stati Uniti nell’incubo attentati, con il ricordo dell’11 settembre che resta sempre più che radicato nelle menti dei newyorchesi. Nella Grande Mela le misure di sicurezza sono comunque onnipresenti, con controlli di identità all’ingresso di numerosi edifici e una forte presenza di polizia in numerosi luoghi pubblici. 

Gli allarmi attentati sono frequenti e la vigilanza è stata rafforzata dopo l’ondata di attacchi fondamentalisti islamici in Europa. Numerosi residenti del quartiere di Chelsea, citati dalle emittenti televisive locali, hanno raccontato di aver sentito un’esplosione violentissima. Vetri in frantumi erano visibili davanti alcuni portoni e ingress di negozi, molti dei quali sono stati rapidamente chiusi. “In questa fase non c’è una minaccia terroristica particolare contro la città di NewYork“, ha tenuto a rassicurare De Blasio. Il primo cittadino ha poi spiegato che le prime informazioni indicano che si è trattato di un “atto intenzionale”, senza tuttavia addentrarsi in dettagli. 

La polizia ha per altro parlato della possibilità di un secondo ordignmo che sarebbe stato ritrovato a quattro isolati di distanza, sulla 27esima strada: anche qui nessun dettaglio, solo l’assicurazione che le indagini vanno avanti. I media americani hanno parlato del ritrovamento di una pentola a pressione, ma la notizia non è stata confermata ufficialmente. Le sirene di ambulanze e mezzi di polizia sono risuonate per tutta la notte nel quartiere, sorvolato dagli elicotteri. La polizia ha bloccato l’accesso alla zona, senza comunque sgomberarla. NewYork è la città più popolosa degli Stati Uniti, con otto milioni e mezzo di abitanti. Il Paese ha dovuto convivere con numerosi attentati commessi da musulmani radicalizzati, come quello contro una discoteca di Orlando lo scorso giugno e quello del dicembre 2015 a San Bernardino, in California.  

Condividi sui social

Articoli correlati