Cina. Madre in difficoltà economica uccide i suoi 4 figli e si toglie la vita

PECHINO- Sei funzionari nella provincia del Gansu sono stati sanzionati in seguito al terribile caso di una madre costretta ad uccidere i suoi quattro figli a causa delle difficili condizioni economiche in cui versava la famiglia.

La donna si e’ poi tolta a sua volta la vita ingerendo pesticidi, mentre il marito, distrutto dal dolore, ha scelto una sorte simile otto giorni piu’ tardi. Il caso, i cui dettagli sono ancora poco chiari, “ha messo in risalto l’incapacita’ del governo locale di evitare la tragica fine”, ha commentato la stampa statale. Nel 2013 la signora Yang e famiglia avevano ricevuto un bonus per le famiglie a basso reddito, che e’ stato poi loro rimosso sotto le pressioni esercitate dal comitato di villaggio che riteneva il reddito famigliare piu’ alto rispetto alla soglia di poverta’. Tre funzionari locali sono stati richiamati mentre altri tre sono a rischio licenziamento. La triste storia ha avuto un’ampia risonanza sul web e sulla stampa cinese. “La situazione riflette esattamente la preoccupante estensione della poverta’ in Cina. Da una parte ci sono i funzionari, che tentano di intascarsi centinaia di migliaia di yuan appena riescono e fanno a gara con i ricchi a chi spende di piu’; dall’altra ci sono persone cosi’ povere da non avere nemmeno la speranza di sopravvivere”, ha commentato sul Twitter cinese Weibo Xiang Songzuo, capo economista dell’Agricultural Bank of China. Nonostante il boom economico dell’ultimo trentennio, la seconda economia mondiale conta ancora 70 milioni di poveri. Una direttiva diramata dalle autorita’ a tutti i media ha ordinato la rimozione di qualsiasi contenuto politicamente dannoso e vietato la pubblicazione di report e inchieste indipendenti sul caso.  

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