Siria, ripresi i combattimenti ad Aleppo, continua la strage

ALEPPO – Sono ripresi i combattimenti ad Aleppo, in Siria, dopo che a mezzanotte è scaduta la tregua umanitaria iniziata giovedì, quando i bombardamenti russi e siriani erano cessati.

Lo ha fatto sapere l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Stamane sono stati registrati raid nei quartieri di Progetto 1070, sul mercato Al Yebs e Al Rashedin, nel sudovest della città controllato dal regime. Gli scontri sono continuati dalla mezzanotte sino alle prime ore del mattino tra il Fronte della Conquista del Levante (ex Fronte al-Nusra) e le fazioni islamiste ribelli da un lato, le forze governative siriane dall’altra. Combattimenti sono stati registrati nei quartieri di Seif al Daula, sotto il controllo delle autorità, e di Al Ameriya, controllato invece dalle fazioni ribelli e islamiste. Da parte loro, i gruppi ribelli hanno avuto come obiettivo anche il quartiere di Al Hamadaniya, nelle mani del regime.

Dopo la fine della tregua umanitaria ad Aleppo, cominciata giovedì scorso e poi estesa sino a ieri dalla Russia, tre persone sono rimaste ferite da proiettili esplosi dal regime nei quartieri di Al Mashhad e Salehin, entrambi sotto controllo delle forze combattenti all’opposizione. L’Osservatorio ha informato anche che gli aerei da guerra stanno bombardando i villaggi di Al Atarib e Al Yina, alla periferia occidentale della città. Sia le fazioni ribelli, sia le milizie governative a altri gruppi armati di nazionalità siriana, asiatica e araba, avevano iniziato ieri a mobilitare le loro forze, ciascuna nelle zone sotto il proprio controllo di Aleppo e dintorni. Questa mobilitazione, nella calma legata alla tregua, era stata interpretata come preparatoria per una massiccia operazione militare destinata a cominciare “in qualsiasi momento”, aveva spiegato l’Osservatorio. 

La tregua umanitaria non è servita per l’evacuazione dei feriti e dei malati, hanno denunciato diverse organizzazioni umanitarie, come il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e l’Osservatorio. La città di Aleppo è contesa dalle forze del regime del presidente Bashar Assad e dai ribelli dal 2012, quando gli insorti conquistarono ampie zone della località. Aleppo è la seconda città della Siria e una delle più colpite dal conflitto iniziato nel marzo del 2011. Gli scontri sono ripresi con violenza alla fine di luglio, per un’offensiva degli oppositori con cui rompere l’assedio imposto dalle autorità ai quartieri sotto il suo loro controllo.

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