‘Donald Trump go away’. Continua la rabbia

Oggi  Trump sarà ricevuto alla Casa Bianca da Barack Obama per l’avvio di un passaggio di consegne che negli Stati Uniti dura oltre un mese e si concluderà il 20 gennaio. I mercati dopo il crollo di ieri, rivalutano la vittoria di Trump e si avviano a una chiusura positiva

NEW YORK – Nonostante la proclamazione del nuovo presidente votato dagli americani, le proteste dei militanti progressisti continuano nelle maggiori citta’ del Paese.  Le manifestazioni contro “l’odio” incarnato da Trump, culminate anche in atti di violenza e, in alcuni casi, nel rogo di bandiere statunitensi ed effigi del presidente eletto, paiono farsi anzi piu’ organizzate, ad esempio con l’impiego di autobus per il trasporto di gruppi di manifestanti nei principali aggregati urbani del paese. Il timore espresso dai manifestanti, tra cui moltissimi giovani e attivisti per la “giustizia sociale”, e’ che l’elezione di Trump possa precipitare il paese in un vortice di intolleranza nei confronti dei musulmani, delle donne e delle minoranze etniche, confessionali e di genere.

Le autorita’ hanno rafforzato la sicurezza attorno alla Trump Tower di New York, dove si sono concentrate le proteste piu’ massicce e dove e’ stato imposto un divieto di sorvolo a tempo indeterminato, una prassi ordinaria per le residenza private dei presidenti eletti. Trump, reduce dal suo primo incontro con il presidente eletto Barack Obama, che ha definito “aperto e costruttivo”, ha brevemente commentato le proteste su Twitter: “Ho appena vinto un’elezione presidenziale aperta. Ora professionisti della protesta, incitati dai media, contestano l’esito del voto. Non e’ per niente corretto”. Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha dichiarato ieri che Obama “sostiene il diritto dei manifestanti di esprimere pacificamente le loro idee”. Ha teso la mano ai manifestanti anche la senatrice progressista Elizabeth Warren, che ha promesso di “ergersi contro l’intolleranza” del presidente eletto. “Non cederemo di un passo, ne’ ora, ne’ mai”, ha combattivamente dichiarato la Warren, aggiungendo che i cittadini statunitensi “hanno ragione di essere preoccupati” di fronte alla prospettiva di una presidenza Trump

Almeno 30 persone sono state arrestate a Manhattan dove si e’ svolta una imponente manifestazione. In migliaia, nonostante la pioggia, si sono radunati a Union Square e hannno poi sfilato verso Midtown fino alla blindatissima Trump Tower sulla Fifth Avenue , dove si trova l’abitazione del nuovo presidente Usa. Paralizzato per ore il traffico nella zona. Tensione ed arresti anche a Columbus Circle, all’ingresso Nord di Central Park, dove si trova il grattacielo del Trump Hotel.  

A Portland, in Oregon, la polizia ha cominciato a sparare pallottole di gomma e a usare spray al peperoncino per disperdere una manifestazione anti-Trump degenerata in rivolta.  

Condividi sui social

Articoli correlati