Terrorismo, il leader dell’Isis al Baghdadi e’ ancora vivo

WASHINGTON – Il sedicente califfo del cosiddetto Stato islamico (Is), Abu Bakr al Baghdadi, e’ isolato ma ancora vivo, nonostante i ripetuti sforzi da parte della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti di eliminarlo.

Lo ha detto all’emittente televisiva satellitare “Cnn” il portavoce del Pentagono, Peter Cook. Baghdadi, pur mantenendo un basso profilo, ha pubblicato il mese scorso un messaggio audio in cui esorta i suoi sostenitori a difendere la citta’ settentrionale irachena di Mosul. Non e’ chiaro se Baghdadi sia effettivamente presente a Mosul, dove nel 2014 ha proclamato la nascita del suo “califfato”. “Noi pensiamo che Baghdadi sia vivo e sia ancora alla guida dell’Is. Stiamo ovviamente facendo tutto il possibile per monitorare i suoi movimenti”, ha detto Cook. “Se ne avremo l’occasione ne approfitteremo per dargli la giustizia che merita”, ha aggiunto il portavoce. “Stiamo facendo tutto il possibile. E’ una questione a cui stiamo dedicando moltissimo tempo”, ha detto ancora Cook. 

A meta’ dicembre, gli Stati Uniti hanno aumentato la taglia sulla testa del leader dell’Is a 25 milioni di dollari. Il gruppo terroristico ha rilasciato un solo video di Baghdadi, che mostra un uomo con la barba nera e grigia con indossa una tunica nera e il turbante, risalente al 2014. Secondo Cook, Baghdadi e’ isolato perche’ i raid della coalizione hanno ucciso molti dei suoi piu’ stretti collaboratori. “Ha difficolta’ a trovare consiglieri e confidenti con cui parlare: molti di loro non sono piu’ tra di noi”, ha detto il portavoce del Pentagono. Secondo un documento ufficiale del governo iracheno, Baghdadi e’ nato a Samarra nel 1971. Si e’ unito all’insurrezione scoppiata dopo l’invasione statunitense dell’Iraq guidata dagli Usa nel 2013, e ha trascorso diverso tempo in una prigione militare. 

Secondo fonti militari irachene di “Agenzia Nova”, questa settimana le forze di Baghdad sono riuscite ad arrestare “l’assistente” del sedicente califfo dello Stato islamico in un’operazione condotta nella parte orientale di Mosul. Si tratta del terrorista Abu Al Harit Matyoute, arrestato grazie alla collaborazione dei residenti del quartiere di Al Bakir, nell’area orientale di Mosul, dove e’ da poco iniziata la seconda fase dell’offensiva per liberare la citta’ della provincia settentrionale di Ninive dal giogo dell’Is. 

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