Istanbul: identificato l’autore stage discoteca

ANKARA – Le autorita’ turche hanno identificato l’autore della strage nella discoteca Reina di Istanbul, la notte di Capodanno.

Lo ha reso noto il ministro degli Esteri turco, Mavlut Cavusoglu. “La persona che ha commesso l’attentato e’ stata identificata”, ha detto all’agenzia di stampa filogovernativa, Anadolu, in un’intervista trasmessa in tv. Cavusoglu non ha fatto il nome del presunto terrorista ne’ fornito altri dettagli. L’autore dell’attentato rivendicato dall’Isis e che ha causato 39 morti e’ ancora alla macchia. 

Nel corso di un’operazione della polizia Smirne, sulla costa occidentale del Paese, la polizia ha arrestato 27 persone di 3 famiglie che pare convivessero con il terrorista nella citta’ di Konya, nel centro della Turchia. Secondo le ricostruzioni della stampa turca, l’attentatore sarebbe arrivato in Turchia dalla Siria: non e’chiaro quando, ma l’uomo era nella provincia anatolica il 22 novembre scorso, e poi si e’ spostato a Istanbul. A Konya era arrivato con la moglie e i due figli e ha affittato un casa. I familiari sono stati fermati. Secondo il quotidiano Hurriyet, la polizia ritiene che a Konya risieda Yusuf Hoca, il capo della cellula dell’Isis in Turchia, che avrebbe ideato l’attentato nel club Reina.  

La strage avvenuta nella discoteca Reina di Istanbul nella notte di capodanno e’ solo l’ultimo di una serie di attacchi attribuiti o rivendicati dallo Stato islamico in Turchia a partire dal luglio del 2015, quando un attentatore suicida si e’ fatto esplodere in mezzo ad un gruppo di giovani attivisti filocurdi a Suruc, vicino al confine con la Siria. Secondo quanto riferisce il quotidiano “Yeni Safak”, la rivendicazione dello Stato islamico e’ avvenuta lunedi’ 2 gennaio attraverso un comunicato firmato direttamente dal gruppo jihadista. “In continuita’ con le operazioni che lo Stato islamico sta conducendo contro un servitore della croce, la Turchia, un soldato eroico del califfato ha colpito uno dei piu’ famosi nightclub dove i cristiani celebrano la loro festivita’ apostata”, si legge nella nota pubblicata in lingua turca e araba. Secondo i media turchi, l’autore della strage potrebbe anche esser legato alla stessa cellula che a giugno ha colpito l’aeroporto Ataturk di Istanbul, provocando 45 vittime. 

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