Usa. Trump perde pezzi. Se ne va Harward

Il viceammiraglio rinuncia alla nomina a consigliere per la sicurezza nazionale

WASHINGTON – Robert S. Harward, viceammiraglio in congedo, ex Navy seal nonche’ amministratore delegato della Lockheed Martin negli Emirati Arabi Uniti, ha rifiutato la nomina a consigliere per la sicurezza nazionale Usa, incarico vacante dopo le dimissioni di Michael Flynn. “Per essere svolto al meglio, questo lavoro richiede un impegno e una concentrazione costanti, 24 ore al giorno e sette giorni su sette. Al momento non posso assumermi questo impegno”, ha dichiarato l’ufficiale pluridecorato. Fonti anonime dell’amministrazione presidenziale citate dal “New York Times” hanno confermato che Harward ha declinato l’offerta del presidente Usa, Donald Trump, citando “ragioni familiari e finanziarie”; in realta’, insinuano le stesse fonti, Harward non intenderebbe legarsi a una amministrazione presidenziale che giudica responsabile d’aver scatenato “il caos” a Washington. Secondo il quotidiano, il rifiuto di Harward rappresenta un’altra pesante battuta d’arresto per l’amministrazione Trump, gia’ in subbuglio dopo le dimissioni di Flynn e le rinnovate accuse di contatti con la Russia provenienti da fonti dell’intelligence. Harward incarnava un profilo agli antipodi rispetto a quello di Flynn, e per questo la notizia della sua possibile nomina al posto di Flynn aveva suscitato reazioni entusiastiche anche da parte dei Democratici. Anche secondo il “Wall Street Journal”, il rifiuto dell’ufficiale pluridecorato priva l’amministrazione Trump di un’occasione per “ristabilire un equilibrio nell’apparato di sicurezza della Casa Bianca”.  

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